Papa: «Ma il problema più
grave ancora sono le industrie delle armi. Mi diceva un signore, una persona
che capisce di investimenti, un economo, che ho conosciuto in una riunione, mi
diceva che oggi gli investimenti che danno più reddito sono le fabbriche delle
armi».
Gian Marco Chiocci, direttore Tg1: «Più guerre e più soldi».
E il Papa annuisce con uno sguardo pieno di tristezza.
Gian Marco Chiocci, direttore Tg1: «Più guerre e più soldi».
E il Papa annuisce con uno sguardo pieno di tristezza.
Mentre guardo queste prime battute dell’intervista al Papa, mi
torna in mente uno spezzone del film “C’era una volta il West” in cui il ricchissimo
padrone della ferrovia, di fronte alla pistola che gli viene puntata addosso
da Frank, reagisce con molta calma e sicurezza mostrandogli una mazzetta di
dollari e dicendo: «Vedi Frank, ci sono tanti tipi di armi. E l’unica che può
fermare quella [indicando la pistola], è questa [mostrando a Frank la mazzetta]».
A, ben guardare, non è che i soldi fermano la pistola; i soldi la puntano solo verso qualcun altro. E così la guerra non finisce mai, come dice il Papa: «Nella guerra uno schiaffo provoca l’altro; e uno più forte e l’altro più forte ancora, e così si va avanti. La guerra è una sconfitta. […] È così dall’ultima guerra mondiale, dal ’45 fino adesso: una sconfitta dopo l’altra perché non si sono fermate le guerre».
Quando
mancano quarantotto giorni a Natale, chiedo a Gesù la grazia di desiderare con
forza la pace, la grazia di pregare perché finiscano le guerre, la grazia di essere operatore di
pace con le parole e con le opere, come ha fatto Lui e come hanno fatto la
Beata Vergine Maria e i Santi!
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