venerdì 1 maggio 2020

Lettera ai ragazzi della Prima Comunione




Parrocchia Cristo Re
Prime Comunioni 2020

Gesù disse: «Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore»(Gv 10, 11)

Cari ragazzi,
il primo maggio e il 3 maggio avremmo celebrato la festa della Prima Comunione, tutti insieme, tutti nella nostra Chiesa di Cristo Re!
Per la prima volta vi sareste avvicinati all’altare per ricevere il Corpo e il Sangue di Cristo.

Ma c’è stato un imprevisto che nessuno si aspettava.
Un imprevisto che ci ha costretto a cambiare i nostri programmi, ma non ci ha impedito di essere in Comunione con Gesù! Addirittura ci ha fatto vedere un lato della Comunione che vediamo sempre troppo poco.

Con la Comunione capita un po’ quello che succede con la luna: c’è, infatti, una faccia della luna che noi dalla terra non vediamo.
Eppure sappiamo bene che c’è.

Può capitare qualcosa di simile anche con la Comunione.
C’è una faccia della Comunione che a volte rischiamo di dimenticare.

La Comunione con Cristo ci fa Uno in Cristo: quando siamo in comunione con Cristo, siamo membra del Suo Corpo che è la Chiesa! Noi siamo in Comunione con Cristo fin dal giorno del nostro Battesimo: Egli è sempre con noi!

Il tempo che stiamo vivendo a casa per evitare di ammalarci, ci ha fatto conoscere meglio l’altra faccia della Comunione!

È vero che quest’anno abbiamo potuto fare catechismo per poco tempo, ma la nostra vita è tutta un catechismo in cui il Catechista è Gesù, che ci parla anche attraverso le persone che ci vogliono bene e vogliono il nostro bene!

Così il catechismo vissuto a casa ci ha fatto sperimentare la Comunione.
L’abbiamo sperimentata quando ci hanno spiegato che dovevamo restare a casa, quando ci hanno detto di aver pazienza e di rinunciare anche ad abbracciare i nonni, gli amici, i malati, le persone a cui vogliamo bene, l’abbiamo vissuta quando abbiamo pregato in famiglia, quando abbiamo chiesto a Dio di aiutare gli ammalati, i medici, gli infermieri e quando abbiamo chiesto per tutti i defunti il dono del Paradiso e in tante altre occasioni. E ci siamo sentiti importantissimi, come chi ama: da noi dipende il bene di un sacco di gente, anche di persone che non conosciamo. Abbiamo fatto esperienza del sacrificio fatto per amore di qualcuno, rinunciando ad andare al campetto a giocare o rinunciando alla passeggiata sul lungomare. Ma questi sacrifici ci hanno fatto sentire quanto è importante vivere volendoci bene, perché tutti possano stare bene!

E anche se non potevamo stare insieme, ci siamo sentiti vicini, abbiamo imparato a voler bene a tantissime persone e ci siamo preoccupati per loro, per la loro salute!

Il primo e il 3 maggio non possiamo celebrare la Prima Comunione, ma quando la celebreremo, avremo nel cuore ben scolpita l’altra faccia della Comunione e spero che non dimenticheremo mai tutte e due le facce: la celebrazione dell’Eucaristia e la Comunione d’amore che ci lega a Cristo e in Lui a ogni uomo, perfino ai Santi!

In attesa di poter celebrare la Prima Comunione, in questi giorni che trascorriamo a casa, esercitiamoci a guardare Gesù e a imparare da Lui a pregare, ad ascoltare, a ringraziare, a servire e a perdonare!
E ricordiamoci sempre che Lui è l’Amico che sta sempre con noi e ci guida alla felicità!
Sarà Gesù stesso a preparare per noi la mensa della Prima Comunione!

Vi saluto con affetto e vi benedico, amici miei!
E benedico anche le vostre famiglie che in questi giorni, con l’aiuto dei catechisti, vi stanno accompagnando nel cammino con Gesù!

A presto!
don Gian Luca

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