Parrocchia Cristo Re
Prime Comunioni 2020
Gesù disse: «Io sono il buon pastore. Il buon
pastore dà la propria vita per le pecore»(Gv 10, 11)
Cari ragazzi,
il primo maggio e il 3 maggio avremmo celebrato la
festa della Prima Comunione, tutti insieme, tutti nella nostra Chiesa di Cristo
Re!
Per la prima volta vi sareste avvicinati all’altare
per ricevere il Corpo e il Sangue di Cristo.
Ma c’è stato un imprevisto che nessuno si aspettava.
Un imprevisto che ci ha costretto a cambiare i
nostri programmi, ma non ci ha impedito di essere in Comunione con Gesù! Addirittura
ci ha fatto vedere un lato della Comunione che vediamo sempre troppo poco.
Con la Comunione capita un po’ quello che succede
con la luna: c’è, infatti, una faccia della luna che noi dalla terra non
vediamo.
Eppure sappiamo bene che c’è.
Può capitare qualcosa di simile anche con la
Comunione.
C’è una faccia della Comunione che a volte rischiamo
di dimenticare.
La Comunione con Cristo ci fa Uno in Cristo: quando
siamo in comunione con Cristo, siamo membra del Suo Corpo che è la Chiesa! Noi
siamo in Comunione con Cristo fin dal giorno del nostro Battesimo: Egli è
sempre con noi!
Il tempo che stiamo vivendo a casa per evitare di
ammalarci, ci ha fatto conoscere meglio l’altra faccia della Comunione!
È vero che quest’anno abbiamo potuto fare catechismo
per poco tempo, ma la nostra vita è tutta un catechismo in cui il Catechista è
Gesù, che ci parla anche attraverso le persone che ci vogliono bene e vogliono
il nostro bene!
Così il catechismo vissuto a casa ci ha fatto
sperimentare la Comunione.
L’abbiamo sperimentata quando ci hanno spiegato che
dovevamo restare a casa, quando ci hanno detto di aver pazienza e di rinunciare
anche ad abbracciare i nonni, gli amici, i malati, le persone a cui vogliamo
bene, l’abbiamo vissuta quando abbiamo pregato in famiglia, quando abbiamo
chiesto a Dio di aiutare gli ammalati, i medici, gli infermieri e quando
abbiamo chiesto per tutti i defunti il dono del Paradiso e in tante altre
occasioni. E ci siamo sentiti importantissimi, come chi ama: da noi dipende il
bene di un sacco di gente, anche di persone che non conosciamo. Abbiamo fatto
esperienza del sacrificio fatto per amore di qualcuno, rinunciando ad andare al
campetto a giocare o rinunciando alla passeggiata sul lungomare. Ma questi
sacrifici ci hanno fatto sentire quanto è importante vivere volendoci bene,
perché tutti possano stare bene!
E anche se non potevamo stare insieme, ci siamo
sentiti vicini, abbiamo imparato a voler bene a tantissime persone e ci siamo
preoccupati per loro, per la loro salute!
Il primo e il 3 maggio non possiamo celebrare la
Prima Comunione, ma quando la celebreremo, avremo nel cuore ben scolpita
l’altra faccia della Comunione e spero che non dimenticheremo mai tutte e due
le facce: la celebrazione dell’Eucaristia e la Comunione d’amore che ci lega a
Cristo e in Lui a ogni uomo, perfino ai Santi!
In attesa di poter celebrare la Prima Comunione, in
questi giorni che trascorriamo a casa, esercitiamoci a guardare Gesù e a
imparare da Lui a pregare, ad ascoltare, a ringraziare, a servire e a perdonare!
E ricordiamoci sempre che Lui è l’Amico che sta
sempre con noi e ci guida alla felicità!
Sarà Gesù stesso a preparare per noi la mensa della
Prima Comunione!
Vi saluto con affetto e vi benedico, amici miei!
E benedico anche le vostre famiglie che in questi giorni,
con l’aiuto dei catechisti, vi stanno accompagnando nel cammino con Gesù!
A presto!
don Gian Luca
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