sabato 29 luglio 2023

GMG

Radicati nella carità

Partire per rispondere a una chiamata.

Quest’anno la GMG la sento così: una vocazione a cui molte persone hanno risposto «Eccomi» e, dopo aver preparato lo zaino, sono partite…

E quell’«Eccomi» è stato già decisivo e sta già facendo germogliare qualcosa!

Ci saranno altre chiamate in questi giorni – ce ne sono continuamente ogni giorno – e ogni «Eccomi» orienta la vita a Cristo e riempie il cuore di buone notizie: dici il tuo «Eccomi» e, subito, ti ritrovi insieme ad altri «Eccomi»; così, ti guardi intorno e scopri che insieme a te ci sono molti altri, tutti destinatari della stessa vocazione a essere figli nel Figlio, della stessa vocazione ad amare come Lui ci ama!

E nascono simpatie, sorrisi, strette di mano, amicizie, amori, cammini da percorrere insieme; si gusta la bellezza d’essere comunità diocesana, provinciale, regionale, nazionale, europea, mondiale! Senti chiaramente di far parte del popolo di Dio in cammino dietro il Cristo!

Vedendo partire i nostri giovani per la GMG, ho sentito nel mio cuore tutto questo e soprattutto la certezza che Dio camminerà con loro per tutta la vita e li renderà sempre più saldi nella fede, sempre più certi nella speranza, sempre più radicati nella carità!

Un cuore docile

Brano su cui pregare: 1Re 3, 5-15

Grazia da chiedere

Chiedo al Signore la grazia di un cuore docile che sappia distinguere il bene dal male
 

INTRODUZIONE ALLA PREGHIERA

È giunto il momento della successione e Salomone diventa re dopo suo padre Davide. La vocazione a cui è chiamato è molto grande: il re deve guidare il popolo sulla via di Dio. Dalla sua condotta di vita e dalla sua capacità di discernimento dipende il destino di una intera nazione e quindi di ciascuno dei suoi sudditi e anche dei popoli intorno. Dio guida Salomone e compie la promessa: la fedeltà di Dio si manifesta nella storia ed è quindi visibile e percepibile da parte nostra: «Chiedimi ciò che vuoi che io ti conceda» (v. 5).
Tu, che hai ricevuto la vocazione alla santità, cosa vuoi che Dio ti conceda?
La risposta di Salomone ce lo rivela come un uomo attento all’opera di Dio in favore del Suo popolo; lo ha visto in modo particolare nella vita di suo padre Davide: «Tu hai trattato il tuo servo, Davide, mio padre, con grande amore, …» (v. 6). Ma Salomone ha notato anche lo stile di vita di suo padre: «… egli aveva camminato davanti a te con fedeltà, con giustizia e con cuore retto verso di te» (v. 6). Fedeltà, giustizia, cuore retto verso Dio: ecco l’eredità più preziosa ed eterna che Davide ha lasciato nel cuore di questo suo figlio! E Dio non è colui che sta a distanza, ma colui che si fa talmente prossimo da risultare visibile nella storia di ciascuno di noi: «Tu hai trattato il tuo servo Davide, mio padre, con grande amore». Se rileggiamo le parole di Maria nel Magnificat (Lc 1, 46-55), troviamo la stessa fiducia nell’azione di Dio nella storia della salvezza.
La certezza della prossimità di Dio ci consente, a nostra volta, di sentirci guardati e conosciuti da Lui, scelti, guidati, sostenuti nelle piccole e grandi responsabilità quotidiane: «Ora, Signore, mio Dio, tu hai fatto regnare il tuo servo al posto di Davide, mio padre. Ebbene io sono solo un ragazzo; non so come regolarmi» (v. 7). Ma so che di Te posso fidarmi: Tu non mi lascerai mai solo e non mi farai mancare ciò che mi è necessario per compiere la mia missione, per rispondere «Eccomi» alla Tua chiamata! Siamo certi della nostra fragilità e inadeguatezza, ma siamo altrettanto certi della fedeltà di Dio, della Sua bontà, del dono del Suo Spirito Santo che ci salva: «O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa, ma di’ soltanto una parola e io sarò salvato».
Salomone incontra Dio in sogno, la sua visione è, dunque, qualcosa di eccezionale; noi incontriamo il Signore nei Sacramenti, nell’ascolto della Sua Parola, nella preghiera, nell’amore verso il prossimo, verso il più piccolo dei nostri fratelli,… Possiamo anche noi fondare la nostra vita sull’amicizia con Dio, sulla confidenza che c’è tra Lui e noi in virtù del nostro essere cristiani: Cristo ci ha fatto dono della Sua stessa comunione con il Padre e con lo Spirito Santo. Così anch’io oggi posso dare del tu a Dio e dirgli: «Concedi al tuo servo un cuore docile,…».
 
 
INDICAZIONI PER LA PREGHIERA

-        Ora rileggi il brano biblico; cerca di capirlo, soprattutto per come ti è stato spiegato: cosa dice il brano in sé?

 

-        Fai presente la tua vita quotidiana, le tue situazioni, quello che sei…; rivedi tutto a partire dal brano biblico: cosa dice a te?

 

-        COME TI TOCCA quello che comprendi? Quale sentimento ti suscita?

 

Dialoga con il Signore ed esprimi ciò che desideri dirgli

sabato 22 luglio 2023

Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro (Mt 13, 43)

Brano su cui pregare: Mt 13, 24-43

Grazia da chiedere

Chiedo la grazia di contemplare il grano, il granello di senape, il lievito e gioire per il regno dei cieli in cui Dio mi fa entrare
 
INTRODUZIONE ALLA PREGHIERA

Dove fisso il mio sguardo? Cosa attira la mia attenzione? Ho bisogno che Gesù mi dica dove guardare perché la zizzania mi colpisce sempre più del buon grano, la grandezza e l’abbondanza mi attirano sempre più della piccolezza del più piccolo di tutti i semi, la visibilità della farina mi distrae dal notare il lievito necessario perché quell’impasto diventi un pane fragrante, … E tu lo sai che se non me lo dici, io mi distraggo e mi metto in cerca del più grande, del più forte, del più appariscente, … E sempre mi dici: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo» (Mt 13, 24). Che bello notare e ricordare donne e uomini così: gente che semplicemente semina il buon seme nel suo campo…

Ma nella vita dell’uomo c’è anche l’opera del nemico che semina zizzania in mezzo al grano. Stando con Gesù, pregando, ascoltando la Sua Parola, celebrando l’Eucaristia, facendo la Comunione, vivendo la prossimità, mi accorgo che tutto questo è buon grano, è granello di senape che cresce e diventa più grande delle piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami, è lievito che fa lievitare tre misure di farina; e noto che il nemico cerca in ogni modo di spegnere la mia gioia, di impedirmi di sperare. Lo fa aggredendomi nei miei punti deboli: lui sa che basta un po’ di zizzania per mettermi di malumore e spingermi a maledire, lui sa che basta il miraggio della fama o dell’apparire per farmi disprezzare la piccolezza e l’umiltà di un servizio o di un impegno, lui sa che facilmente il “Ma quanti siamo?” condiziona le mie scelte, il mio entusiasmo, …

Tu, Gesù, mi inviti alla prudenza, anche quando, ai miei occhi, sembra facile e urgente sradicare la zizzania: «No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano» (v. 29).

Tu, Gesù, mi inviti alla fiducia e alla speranza, anche quando il regno dei cieli sembra ai miei occhi un granello di senape o il lievito che scompare nella farina!

Tu, Gesù, mi fai vedere oggi il mio destino di discepolo che ti segue ovunque vai: «Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro» (v. 43).

 

INDICAZIONI PER LA PREGHIERA

-        Ora rileggi il brano biblico; cerca di capirlo, soprattutto per come ti è stato spiegato: cosa dice il brano in sé?

 

-        Fai presente la tua vita quotidiana, le tue situazioni, quello che sei…; rivedi tutto a partire dal brano biblico: cosa dice a te?

 

-        COME TI TOCCA quello che comprendi? Quale sentimento ti suscita?

 

Dialoga con il Signore ed esprimi ciò che desideri dirgli

sabato 15 luglio 2023

Questo mi rallegra

Brano su cui pregare: Mt 13, 1-9

Grazia da chiedere

Chiedo la grazia di aver fiducia in Dio che è all’opera ovunque e in ogni momento.
 

INTRODUZIONE ALLA PREGHIERA

Leggendo le vite dei santi, mi accorgo che è proprio come dice la parabola e, visto che è accaduto nella vita dei santi, posso essere certo che il seme seminato dal seminatore porterà frutto a suo tempo: «Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme a chi semina e il pane a chi mangia, così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata» (Is 55, 10-11).

Nella mia vita più volte sono accadute tutte le cose che vengono raccontate da Gesù nella parabola: non sempre sono stato lo stesso terreno. Mi accorgo che a volte sono stato «strada» e il Vangelo mi ha raggiunto lì, altre volte sono stato «terreno sassoso», altre ancora sono stato terreno coperto dai rovi, altre volte «terreno buono»,… e continuo a essere, di volta in volta, uno di questi terreni, ma ovunque Dio viene a cercarmi e mi rivolge la Sua Parola di salvezza. Il seminatore continua a scegliermi come destinatario del buon seme! Questo mi rallegra e allo stesso tempo attira la mia attenzione sulla forza di quel seme che quando porta frutto è sempre «il cento, il sessanta, il trenta per uno» (v. 8).

Ogni giorno mi accorgo che la mia vita è benedetta, non perché tutto va bene e secondo i miei piani, ma perché Dio non esclude nessun terreno e benedice ogni vita rivolgendole continuamente la Sua Parola e donandole continuamente la Sua viva Presenza!

 

INDICAZIONI PER LA PREGHIERA

-        Ora rileggi il brano biblico; cerca di capirlo, soprattutto per come ti è stato spiegato: cosa dice il brano in sé?

 

-        Fai presente la tua vita quotidiana, le tue situazioni, quello che sei…; rivedi tutto a partire dal brano biblico: cosa dice a te?

 

-        COME TI TOCCA quello che comprendi? Quale sentimento ti suscita?

 

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sabato 1 luglio 2023

Un bicchiere d'acqua fresca

Christus vincit, 1986. Opera di Salvatore Fiume


Brano su cui pregare: Mt 10, 37-42

Grazia da chiedere

Chiedo la grazia di accogliere il Signore nell’Eucaristia e in ogni persona che incontro.
 
INTRODUZIONE ALLA PREGHIERA
Anche oggi una rivelazione sulla vita: vive chi ama Dio con tutto il suo cuore, con tutta la sua anima, con tutta la sua forza e con tutta la sua mente, e il suo prossimo come se stesso (cfr. Lc 10, 27-28). Quando ami Dio così, ami veramente il padre, la madre, il figlio, la figlia, … la vita! Altrimenti cercherai la vita in tutte le persone e in tutte le cose che incontrerai e sarai deluso, triste, arrabbiato, perché nessuna di esse è Dio, e solo Dio è la tua vita, è la sorgente inesauribile della vita: «Se qualcuno ha sete, venga a me, e beva chi crede in me. Come dice la Scrittura: Dal suo grembo sgorgheranno fiumi di acqua viva» (Gv 7, 37-38).
Gesù oggi non ti sta chiedendo di fare una graduatoria dei tuoi “amori”, ma ti sta chiedendo di seguirlo sulla Via dell’Amore, sulla Via del dono di sé, sulla Via della Vita, sulla Via della croce che è la Via dell’amore senza misura e senza condizioni (Mt 10, 38). Gesù ti propone di perdere la vita, ma per causa sua (Mt 10, 39), non per qualche altra ragione.
E questo perdere la vita per causa sua, non vuol dire rinunciare a vivere, ma vivere in pienezza, vincendo l’egoismo! Vuol dire seguirlo ed essere come Lui!
Perciò non lo segui come uno che vuol vedere quello che succederà!
Lo segui sapendo bene quello che succederà: «… avrà la ricompensa del profeta… avrà la ricompensa del giusto… non perderà la sua ricompensa» (Mt 10, 41-42).
Puoi concludere la preghiera cantando il Symbolum 77 di don Pierangelo Sequeri.

 

INDICAZIONI PER LA PREGHIERA

-        Ora rileggi il brano biblico; cerca di capirlo, soprattutto per come ti è stato spiegato: cosa dice il brano in sé?

 

-        Fai presente la tua vita quotidiana, le tue situazioni, quello che sei…; rivedi tutto a partire dal brano biblico: cosa dice a te?

 

-        COME TI TOCCA quello che comprendi? Quale sentimento ti suscita?

 

Dialoga con il Signore ed esprimi ciò che desideri dirgli