domenica 30 gennaio 2022

Non c’è un altro me nel mondo!

 

«… Altisidora, la più che disinvolta damigella, entrò nella camera di don Chisciotte, e durante la conversazione che allora si svolse tra loro, il Cavaliere pronunciò memorabili parole: Non c’è un altro me nel mondo!; sentenza che è sorella gemella dell’altra: So io chi sono!
Non c’è un altro me nel mondo! Ecco una sentenza che non dovremmo mai dimenticare; soprattutto quando, mentre ci si stringe il cuore al pensiero che dovremo scomparire un giorno, ci vengon fuori con la ridevole storiella che non siamo che un atomo nell’Universo, e che anche senza di noi gli astri seguiranno il loro corso, e che il Bene si realizzerà anche senza il nostro concorso, e che è superbia immaginare che tutta quell’immensa costruzione è stata edificata per la nostra salvezza. Non c’è un altro me nel mondo! Ognuno di noi è unico e insostituibile.
        Non c’è un altro me nel mondo! Ciascuno di noi è in sé assoluto. Se c’è un Dio che ha edificato il mondo e lo tiene in vita, lo ha edificato e lo tiene in vita per me. Non c’è un altro me! Ce ne saranno di più grandi e di più piccoli, di migliori e di peggiori, ma non c’è un altro me. Io sono qualche cosa di interamente nuovo; in me si riassume una eternità di passato e da me si diparte un’eternità di avvenire. Non c’è un altro me! Questa è l’unica base solida dell’amore tra gli uomini, perché non c’è neppure un altro te al di fuori di te, né un altro lui se non lui» (Miguel de Unamuno, Vita di don Chisciotte e Sancio Panza, Mondadori, pp. 329-330).

sabato 22 gennaio 2022

Nella vigna del Signore, don Placido e un vignaiolo


- Tu hai una vigna e te ne prendi cura perché produca uva buona. Dico bene?

- Certo!

- Quella vigna, però, non hai iniziato tu a lavorarla, ma tuo padre, prima di te. E prima di tuo padre qualcun altro e così via. Tu che lavori oggi in quella stessa vigna, sicuramente lo fai giovandoti dell'esperienza di chi ti ha preceduto, ma anche delle conoscenze che hai acquisito grazie ai tuoi studi e impiegando nel lavoro la tua fantasia e i tuoi talenti.

- Proprio così!

- E quand’è che la vigna produce uva buona?

- Quando il vignaiolo se ne prende cura e le riserva ogni attenzione!

- Giusto! E naturalmente tu ricordi con entusiasmo e orgoglio le persone che con il lavoro quotidiano e con i mezzi a loro disposizione, hanno fatto la storia della vigna consegnandola a te così bella e fiorente!

- È vero!

- Queste persone nella vigna che è la Chiesa sono i Santi e tutti gli uomini e le donne di buona volontà a cui noi siamo grati per averci testimoniato il Vangelo!

Queste persone oggi siamo noi che dal giorno del Battesimo siamo operai nella vigna del Signore. Con il Battesimo, infatti, riceviamo il testimone della fede da chi ci ha preceduto e lo portiamo per il tempo che il Signore ci dona. Nel tempo che abbiamo e nello spazio in cui viviamo, dipende da noi far tesoro del Vangelo che ci è stato annunciato ed esserne a nostra volta testimoni attraverso l’evangelizzazione! Così noi evangelizziamo offrendo ogni volta il nostro “meglio”. Questo "meglio" può consistere nel celebrare la messa, nel confessare, nel predicare, nel piegare una tovaglia, nel sistemare i fiori, nel fare catechesi, nel lavare gli stracci, nel tenere in ordine il ripostiglio delle scope, nel pulire la chiesa, nel raccogliere le cartacce e le foglie secche sul sagrato, nel compilare un certificato di Battesimo,... nell’aiutare una persona ad attraversare la strada, nell’incoraggiare qualcuno, nel prendersi cura della propria famiglia, della propria città, del quartiere in cui si vive,… nell’essere cittadini esemplari per il rispetto dell’altro e la passione per il bene comune!
Evangelizziamo facendo ogni cosa per amore di Gesù.
Evangelizziamo svolgendo attività considerate sacre (messe, momenti di preghiera, processioni, pellegrinaggi, celebrazione di sacramenti, volontariato, lavoro, studio,…) e attività considerate un semplice divertimento o svago (passeggiate, concerti, giochi in oratorio, sagre, gite, feste, sport,...).
È proprio la nostra cura amorevole, esercitata là dove ci troviamo, a fare la differenza e a far percepire la bontà di Dio e il Suo amore per noi!

giovedì 20 gennaio 2022

I peccati di un tempo…


«I peccati di un tempo, ricordati in dettaglio, danneggiano l’uomo pieno di buone speranze. Se infatti emergono con tristezza, distolgono dalla speranza; e se vengono rappresentati senza tristezza, accumulano nell’anima la loro antica bruttura» (Marco l’Asceta).
 
Perfetta per tutte le volte in cui ho la tentazione di considerare cosa buona il rimuginare sui peccati commessi, pur avendoli già confessati e avendo ricevuto dal confessore l’assoluzione! [dGL]

mercoledì 19 gennaio 2022

Il beato Bernardo da Offida

«Uno dei suoi detti preferiti, con cui cercava di ridar fiducia agli afflitti, era: “Paradiso! Paradiso! La nostra patria è il cielo!”.
Custodiva come un ricamo un fazzoletto di terra, il suo orto. Un giorno, il ministro provinciale di nascosto glielo calpestò e rovinò tutto per mettere alla prova la sua santità. Fra Bernardo non si arrabbiò: “Qualcuno s’è voluto divertire; che sia benedetto!”. E disse anche: “Sono nostri amici tutti coloro che ingiustamente ci infliggono tribolazioni e angustie, vergogna e ingiurie, dolori e sofferenze, martirio e morte, e li dobbiamo amare molto perché, a motivo di ciò che essi ci infliggono, abbiamo la vita eterna”.
Chi guardava fra Bernardo vedeva san Francesco e questi volentieri gli avrebbe fatto posto tra i suoi compagni» (Sergio Lorenzini, Lo spirito dei Cappuccini, Edizioni francescane italiane, p. 146).

martedì 18 gennaio 2022

A proposito di scuola e giovani

«La scuola è certo, con il suo culmine universitario, preparazione alla vita e attesa dell’avvenire, ma è vita essa pure con una particolare lucidità intellettuale e ricchezza d’impegno morale e civile. Alla scuola, come del resto a ogni altra manifestazione giovanile, la classe politica deve avvicinarsi con profondo e non formale rispetto. I giovani hanno un loro mondo: sono chiamati a elaborare da sé le proprie convinzioni e i propri ideali, tenendo conto, solo come un dato, dell’esperienza delle altre generazioni; essi sono una componente autonoma, importante, influente in una realtà sociale che ogni giorno di più appartiene loro e deve perciò esprimerne valutazioni e aspirazioni» (Aldo Moro, Il fine è l’uomo, Edizioni di comunità, p. 48).

Un cristiano


Un cristiano non crede alle teorie del complotto, non elabora teorie del complotto, non ascolta e non diffonde teorie del complotto, non si fa condizionare la vita da teorie del complotto.
Un cristiano semplicemente confida in Dio e guarda con fiducia il suo prossimo!

sabato 15 gennaio 2022

Gustando un profumo…


Mentre cammino, mi passa vicino una mamma.
 
Tiene per mano un bambino e sento che gli dice: «Adesso prendiamo una pizzetta per merenda e poi andiamo a casa».
 
Io continuo la mia passeggiata senza cedere all’invitante pensiero della pizzetta, ma sento fortissimo il profumo, il calore e il gusto non solo di quella pizzetta, ma anche di tutto il resto: tenersi per mano, essere figli, essere padri e madri, o nonni e nonne, essere fratelli e sorelle, è un contatto semplice, fatto di condivisione di momenti, di emozioni, di sguardi, di profumi e anche di sapori.
 
Quante pizzette nella nostra vita!
 
Buone e gustose non solo per la bravura del fornaio o del pizzaiolo, ma soprattutto per la compagnia di quelli con cui le abbiamo mangiate!
 
E questo tempo ti fa apprezzare ancora di più quella pizzetta, ti fa apprezzare addirittura la pizzetta consumata nell’intervallo tra un’ora e l’altra nei corridoi della scuola; questo tempo ti fa apprezzare addirittura la scuola, e anche il più noioso momento di formazione, perché eri a contatto con altre persone.
 
La pizzetta in quel freddo pomeriggio di gennaio m’ha ricordato tutto quello che non si può fare online e soprattutto m’ha ricordato che internet è una grande risorsa e sicuramente aiuta a comunicare,
ma un mondo solo di internet è freddo e annoia.
Mentre invece quella pizzetta…

Quando senti il Signore…


«Quando senti il Signore che dice: Se qualcuno non rinuncia a tutto ciò che possiede non è degno di me (cfr. Lc 14,33), non devi intendere questo come riferito alle sole ricchezze, ma anche a tutte le azioni viziose» (Marco l’Asceta).
 
Perfetta per tutte le volte in cui ho la tentazione di considerare Gesù come uno che approva e si fa andare bene tutto quello che faccio, anche i miei peccati! [dGL]

mercoledì 12 gennaio 2022

Quando ti ricordi di Dio…


«Nell’ora in cui ti ricordi di Dio, abbonda nella preghiera, perché quando tu ti dimenticherai di Lui, sia il Signore a ricordarsi di te» (Marco l’Asceta).
 
Perfetta per tutte le volte in cui mi affliggo pensando che mi ricordo di Dio solo nel momento del bisogno! [dGL]