Oggi provo a rispondere alla prima domanda che ho trovato sulla traccia per il cammino sinodale
https://camminosinodale.chiesacattolica.it/wp-content/uploads/2021/11/Traccia_AscoltoTutti.pdf
Le risposte naturalmente sono personali, ma ho
pensato che potrebbero essere utili anche ad altri che, come me, si stanno lasciando
interrogare dallo Spirito Santo! Buona lettura!
I
COMPAGNI DI VIAGGIO
Nella
Chiesa e nella società siamo sulla stessa strada fianco a fianco
Quanto riteniamo sia vera questa frase e perché?
Qual è la nostra esperienza di Chiesa? Ci sentiamo accompagnati nella nostra
vita, nelle fatiche e nelle speranze? La Chiesa riesce ad essere la casa di
tutti? Chi viene lasciato ai margini del cammino della Chiesa e perché secondo
noi? Che cosa è di ostacolo, che cosa impedisce o frena nella Chiesa la
possibilità di camminare insieme e di camminare insieme con tutti?
1.
Quanto riteniamo sia vera questa frase e perché?
Penso sia il gusto d’essere Chiesa quello di
riconoscersi sulla stessa strada, compagni di viaggio di Gesù e di ogni uomo. È
l’esperienza di chi riceve la vocazione alla vita cristiana, vocazione che
siamo invitati tutte le mattine a riconoscere pregando la “Preghiera del
mattino”: «Ti adoro mio Dio e ti amo con tutto il cuore, ti ringrazio per
avermi creato, FATTO CRISTIANO,…». Se perdiamo di vista la vocazione ricevuta
da Gesù e se perdiamo di vista il fatto che Gesù quella stessa vocazione la
rivolge a ogni uomo, perdiamo il gusto d’essere Chiesa, d’essere compagni di
viaggio e cominciamo a fare selezioni, a fare distinzioni, a dividerci, a
sentire i compagni di viaggio come un peso, a non riconoscerci fratelli, a non
stimarci a vicenda… magari continuiamo a camminare sulla stessa strada, ma ci
si sentiamo soli, appesantiti, tristi,…
2.
Qual è la nostra esperienza di Chiesa?
In Chiesa mi sento davvero a casa. È una casa vera,
non una casa ideale. La Chiesa è una comunità dove si vivono tutte le dinamiche
della vita comune, proprio come accade nel Nuovo Testamento. Nella mia
esperienza di Chiesa, la Chiesa rimane una casa finché non la si idealizza:
finché non si comincia a pensare che sarà casa solo quando se ne saranno andate
le persone che secondo noi sono difettose,…
La Chiesa è fin da subito casa di tutti! Questo è il
Vangelo, la buona notizia: Cristo viene a darci casa! (Gv 1, 38-39).
3.
Ci sentiamo accompagnati nella nostra vita, nelle fatiche e nelle speranze?
Nella Chiesa mi sono sempre sentito accompagnato
dalla presenza di Cristo e dalla presenza di tanti fratelli e sorelle. Dio ci
fa dono del Suo Spirito perché possiamo riconoscere in ogni evento e in ogni
persona che incontriamo (anche semplicemente in un sorriso o in una parola), il
Suo amore per noi.
4.
La Chiesa riesce a essere la casa di tutti?
Sicuramente si propone di esserlo, ma forse non
sempre riesce a comunicare questa sua missione in modo efficace. A volte si dà
per scontato che chi riceve l’annuncio abbia gli strumenti per cogliere l’aria
di casa, mentre invece occorre parlare, spiegare, far notare,… L’uomo di oggi
sembra aver perso molte chiavi di lettura e fatica a percepire il buono che lo
raggiunge in un gesto, in un messaggio, in uno scritto, in un’esperienza, in un
segno,… Mancano a volte luoghi in cui ricevere gli strumenti necessari per
vedere il bene. Spesso si dà per presupposto che tutti siano capaci
immediatamente di comprendere e invece c’è sempre bisogno di una mediazione. Senza
questo aiuto l’uomo magari riceve da noi un gesto d’amore, ma non risale a
Cristo che è la sorgente di quell’amore. E non risale non perché non ne ha
voglia, ma perché non ha nessuno che glielo spieghi.
Mi viene in mente l’incontro di Filippo con l’eunuco
raccontato negli Atti degli Apostoli:
“Disse allora lo Spirito a Filippo: «Va'
avanti, e raggiungi quel carro». Filippo corse innanzi e, udito che leggeva il
profeta Isaia, gli disse: «Capisci quello che stai leggendo?». Quegli rispose:
«E come lo potrei, se nessuno mi istruisce?». E invitò Filippo a salire e a
sedere accanto a lui” (da Atti 8, 26-40).
Ogni tanto noi “di Chiesa”
dovremmo chiederci se l’uomo a cui ci rivolgiamo capisce quello che gli stiamo
dicendo. Nel caso della domanda “La Chiesa riesce a essere la casa di tutti?”,
potremmo chiederci se l’uomo che incontriamo è in grado di riconoscere la sua
casa nella Chiesa che gli testimoniamo…
5.
Chi viene lasciato ai margini del cammino della Chiesa e perché secondo noi?
Grazie a Dio, però, nella Chiesa c’è sempre qualche
buon samaritano che si affianca a chi viene lasciato a i margini, accettando di
camminare al suo passo: oggi Papa Francesco e tutti quelli che ne condividono
la missione abitano i margini e così riescono a portare i margini proprio al
cuore della Chiesa!
6.
Che cosa è di ostacolo, che cosa impedisce o frena nella Chiesa la possibilità
di camminare insieme e di camminare insieme con tutti?
La mancanza di umiltà.
La mancanza di contemplazione del fatto che siamo
tutti discepoli in ascolto del Maestro.