Poi propone alla mia riflessione alcune considerazioni:
«1. Immagina di nuovo di trovarti in
aperta campagna, sola, con il tuo angelo; a sinistra c’è il diavolo assiso su
un grande trono, altissimo, con tanti diavoli vicino; intorno un’immensa
moltitudine di mondani che lo riconoscono per padrone e signore e gli rendono
omaggio, chi peccando in un modo e chi in un altro. Esamina il contegno di
tutti i disgraziati cortigiani di quel re d’abominio: alcuni sono furiosi per l’odio,
l’invidia, la collera; altri si uccidono tra loro; altri, smunti, tesi e
ansiosi accumulano ricchezze; altri poi sono presi dalla vanità, senza provare
un solo piacere che non sia vuoto e sciocco; altri ancora sono abbrutiti,
smarriti, corrotti nelle loro passioni animalesche. Guarda come tutti sono
senza pace, disordinati e senza ritegno; guarda come si disprezzano a vicenda:
al massimo trovi un’ipocrita parvenza d’amore. È veramente una repubblica
caotica, dove spadroneggia la tirannide di quel re maledetto. Finirai per
provarne compassione.
2. A destra c’è Gesù Cristo crocifisso
che, con un amore cordiale, prega per quegli infelici dominati dal diavolo,
perché si liberino da quella tirannide, e li chiama a sé. Intorno a lui vedi
una grande moltitudine di devoti con i loro angeli. Ammira la bellezza di
questo regno della devozione. È meraviglioso vedere la schiera di vergini,
uomini e donne, bianca più dei gigli; la schiera delle vedove, spiranti mortificazione
e umiltà; guarda la schiera degli sposi, che vivono insieme con grande dolcezza
e rispetto reciproco, segno di un grande amore: guarda come quelle anime devote
sanno unire la cura della casa terrena con quella del cielo, l’amore del marito
con quello di Cristo. Volgi lo sguardo intorno e vedrai tutti con un contegno
santo, mite, amabile, mentre ascoltano nostro Signore. Tutti vorrebbero poterlo
mettere al centro del loro cuore. Si rallegrano, ma di una gioia serena, piena
di amore e controllata; si vogliono bene tra loro, ma di un amore bello e
pulito. Coloro che sono afflitti, tra quel popolo eletto, non si tormentano più
di tanto e non perdono il contegno. Noterai gli occhi del Salvatore che li
consola e tutti vogliono stargli vicino.
3. Tu hai già abbandonato Satana con
la sua disgraziata compagnia; lo hai fatto con i tuoi santi affetti; tuttavia
non sei ancora giunta presso il re Gesù; e non sei ancora unita alla felice e
santa compagnia dei devoti, anzi, sei sempre rimasta a mezza strada.
4. La Vergine santa, con san Giuseppe,
san Luigi, santa Monica, e centomila altri, che si trovano nella schiera di
coloro che sono vissuti nel mondo, ti invitano e ti incoraggiano.
5. Il Re crocifisso ti chiama per
nome: «Vieni, o amata, vieni perché io possa incoronarti».
«1. O mondo, gente abominevole, non mi
vedrai mai più dietro ai tuoi vessilli: ho detto addio per sempre alle tue
pazzie e alle tue vanità.
2. Mi converto a te, dolce Gesù, re
della felicità e della gloria che non muore; ti abbraccio con tutte le forze
della mia anima, ti adoro con tutto il cuore, ti scelgo, ora e per sempre, a
mio re, e ti prometto fedeltà senza pentimenti; prometto obbedienza alle tue
sante leggi, voglio ascoltare i tuoi consigli.
3. O Vergine santa, mia cara padrona,
ti prendo per guida, mi metto sotto la tua bandiera, ti prometto un particolare
rispetto e una reverenza tutta speciale. Mio santo angelo, presentami a quella
santa assemblea: non lasciarmi finché non mi sia unita a quella beata brigata,
assieme alla quale dico e dirò sempre, a prova della scelta operata: «Viva
Gesù, viva Gesù!»
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