sabato 26 agosto 2023

Questo «Ma»...


Brano su cui pregare: Mt 16, 13-20

Grazia da chiedere

Chiedo al Signore la grazia di conversare con Lui come fanno Pietro e gli altri discepoli

 

INTRODUZIONE ALLA PREGHIERA

Gesù mi suggerisce una differenza tra quello che la gente dice di Lui e quello che i suoi discepoli possono dire di Lui. Noto anch’io nel mio quotidiano che le persone, cristiane e non cristiane, hanno una loro idea di Gesù. Me ne accorgo da ciò che dicono di Lui, ma anche da ciò che fanno in nome di Gesù, o per Gesù, o stando a distanza da Gesù. Si può avere una vaga idea di Gesù e si può anche ricondurlo a qualcosa di già visto o sentito, qualcosa di ormai passato: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti» (v. 14).

«Ma voi, chi dite che io sia?» (v. 15). Questo «Ma» costringe i discepoli a fermarsi un attimo per accorgersi di una differenza tra loro e la gente.

Si tratta di una differenza dovuta a che cosa?

Non so se Pietro rispose subito o dovette fare spazio dentro di sé a quel «Ma voi» pronunciato da Gesù. So che se mi fermo e accolgo quel «Ma voi» ricordo tante cose, tanti segni, tante parole, tanti gesti, tanto amore,… che fanno di Gesù non uno dei tanti ma proprio «il Cristo, il Figlio del Dio vivente» (v. 16)! Il Cristo, il Figlio del Dio vivente sta camminando con me, mi sta guidando per i sentieri della vita. Ed è vero che spesso cado e scambio i miei sentieri per i Suoi sentieri, ma Lui è sempre lì a rinnovare la Sua chiamata alla beatitudine: «Beato sei tu, …» (v. 17); Lui è sempre lì a ricordarmi che sono destinatario di una Rivelazione che viene data dal Padre celeste per amore mio e per amore di ogni uomo: «Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna» (Gv 3, 16).

L’iniziativa è del Cristo! Egli mi fa Suo amico, Suo discepolo! Egli mi fa pietra viva della Sua Chiesa! Egli mi garantisce che le porte degli inferi non prevarranno sulla Sua Chiesa! Egli mi fa certo che quella misericordia che ricevo per mezzo di Pietro e della Chiesa, quella grazia che mi comunicano i Sacramenti è proprio la Sua misericordia, è proprio la Sua grazia: «A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli» (v. 19).

 

INDICAZIONI PER LA PREGHIERA

-        Ora rileggi il brano biblico; cerca di capirlo, soprattutto per come ti è stato spiegato: cosa dice il brano in sé?

 

-        Fai presente la tua vita quotidiana, le tue situazioni, quello che sei…; rivedi tutto a partire dal brano biblico: cosa dice a te?

 

-        COME TI TOCCA quello che comprendi? Quale sentimento ti suscita?

 

Dialoga con il Signore ed esprimi ciò che desideri dirgli

sabato 12 agosto 2023

Gesù


Brano su cui pregare: Mt 14, 22-33

Grazia da chiedere

Chiedo la grazia di gridare come Pietro: «Signore, salvami!»
 
INTRODUZIONE ALLA PREGHIERA

«Coraggio, sono io, non abbiate paura!» (v. 27). Lo hai lasciato da una parte, sul monte, in disparte, a pregare e te lo ritrovi che ti viene incontro in mezzo al mare, quando non vedi l’ora che il mare si calmi o che almeno finisca la notte… E così lo prendi per un fantasma. E, invece, è proprio Gesù, Uno così vivo e reale che la Sua Parola ti fa addirittura camminare sulle acque; Uno così vivo e reale che ascolta il tuo grido: «Signore, salvami!» (v. 31); Uno così vivo e reale che ti tende la mano e ti afferra tirandoti fuori dalle acque!

«E subito Gesù…» (v. 31). Gesù interviene “subito” e nel brano questa parola torna tre volte (v. 22; v. 27; v. 31) suggerendomi l’idea della prontezza di Gesù, della sua attenzione alla mia vita, della sua partecipazione a ciò che accade nella mia giornata o nottata. Cercherò di ricordarmene quando prego, ma anche quando sono immerso nelle mie attività quotidiane: Egli è con me e mi vede “subito” e mi ascolta “subito” e mi salva “subito”.

Gesù mi salva e ci salva qui e ora!

 
 
INDICAZIONI PER LA PREGHIERA

-        Ora rileggi il brano biblico; cerca di capirlo, soprattutto per come ti è stato spiegato: cosa dice il brano in sé?

 

-        Fai presente la tua vita quotidiana, le tue situazioni, quello che sei…; rivedi tutto a partire dal brano biblico: cosa dice a te?

 

-        COME TI TOCCA quello che comprendi? Quale sentimento ti suscita?

 

Dialoga con il Signore ed esprimi ciò che desideri dirgli

sabato 5 agosto 2023

Vieni con me?


Brano su cui pregare: Mt 17, 1-9

Grazia da chiedere

Chiedo la grazia di riconoscere la chiamata di Dio nel mio quotidiano
 
INTRODUZIONE ALLA PREGHIERA
Fissiamo lo sguardo su Gesù che guida i discepoli: è Lui a prendere l’iniziativa di condurli sul monte (v. 1); è sempre Lui che li fa rialzare: «Alzatevi e non temete» (v. 7). Siamo discepoli di Gesù e la nostra vita si svolge sotto il suo sguardo: Egli ci guida su vie che non sempre ci aspettiamo. Essere presi e condotti in disparte ci ricorda che la vocazione è una scelta che Gesù compie: «Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda» (Gv 15, 16). L’agire di Gesù ci mostra il suo farsi prossimo: «Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse…» (v. 7).
Il giorno in cui Gesù si trasfigura, sembra una giornata come tante altre: Pietro, Giacomo e Giovanni rispondono a una chiamata come tante, sembra non esserci nulla di eccezionale nell’invito di Gesù a salire con Lui sul monte. Sono così anche le nostre giornate e le nostre chiamate: Vieni con me? Mi fai compagnia? Mi accompagni? Mi aiuti?  Vieni a messa? Preghi? Mi prepari qualcosa di buono? Lavori?... E se in tutte queste cose avessimo la coscienza che è il Cristo a chiamarci? Allora su quel sentiero così ordinario, su quel monte, visitato chissà quante volte, avremmo la coscienza che è il Cristo a incontrarci e tutto ne risulterebbe trasfigurato; tanto che, prendendo la parola, certamente anche noi diremmo: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi,…» (v 4).
Pensiamo al nostro essere cristiani, a come è iniziata la nostra vita con Gesù: la chiamata che abbiamo ricevuto non aveva nulla di eccezionale; semplicemente i nostri genitori, o qualcun altro al posto loro, hanno pensato che fosse vitale per noi ricevere il Battesimo, trasmetterci il dono della fede.
Pensiamo a come, dopo il Battesimo, sta continuando la nostra vita di cristiani: semplicemente nell’ascolto del Cristo Risorto. È talmente a portata di mano, è talmente ordinaria la Via, che noi facilmente pensiamo di conoscerla già e la diamo per scontata. Il Vangelo di oggi ce la mostra in tutto il suo splendore e in tutta la sua potenza vitale: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo» (v.5). Faremo esperienza di trasfigurazione anche una volta scesi dal monte, su ogni strada e in ogni tempo perché il Figlio amato non ci lascia mai soli e continua a guidarci sulla Via della Vita: «Alzatevi e non temete» (v. 7).
 
 
INDICAZIONI PER LA PREGHIERA
-        Ora rileggi il brano biblico; cerca di capirlo, soprattutto per come ti è stato spiegato: cosa dice il brano in sé?
 
-        Fai presente la tua vita quotidiana, le tue situazioni, quello che sei…; rivedi tutto a partire dal brano biblico: cosa dice a te?
 
-        COME TI TOCCA quello che comprendi? Quale sentimento ti suscita?
 
Dialoga con il Signore ed esprimi ciò che desideri dirgli