Brano su cui pregare: Isaia
61, 1-2.10-11
1Lo spirito
del Signore Dio è su di me, perché il Signore mi ha consacrato con l'unzione; mi
ha mandato a portare il lieto annuncio ai miseri, a fasciare le piaghe dei
cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei
prigionieri, 2a promulgare l'anno di grazia del Signore.
10Io gioisco pienamente nel Signore, la mia anima esulta nel mio Dio, perché
mi ha rivestito delle vesti della salvezza, mi ha avvolto con il mantello della
giustizia, come uno sposo si mette il diadema e come una sposa si adorna di
gioielli. 11Poiché,
come la terra produce i suoi germogli e come un giardino fa germogliare i suoi
semi, così il Signore Dio farà germogliare la giustizia e la lode davanti a
tutte le genti.
Grazia da chiedere
Chiedo al Signore la grazia di vivere
nella gioia l’attesa del Salvatore che viene.
INTRODUZIONE
ALLA PREGHIERA
Si tratta del brano che Gesù legge
nella sinagoga di Nazaret (Lc 4, 14-21): «Nella
sinagoga gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro:
“Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato”» (Lc 4,
20-21).
Con Gesù inizia un tempo nuovo che è un tempo di grazia. Sapere
che quello che sto vivendo è un tempo di grazia, mi mette nella condizione di
cercare la grazia, di riconoscere la grazia, di vivere la grazia, di annunciare
la grazia.
Mi sono accorto che trovo solo quello che cerco.
Se vado in giro senza cercare niente, mi accontento delle prime
cose che incontro. Ma se, sulla Parola di Dio, vado in giro cercando Dio, io trovo
Dio, riconosco la Sua grazia: «Cercate
invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi
saranno date in aggiunta!» (Mt 6, 33).
Che tempo è questo per il mondo?
Forse per il mondo è tempo di guerra e di violenza, è tempo di
individualismo, egoismo, superbia e prepotenza, è tempo di ipocrisia, è tempo
di odio, è tempo di male, è tempo di distruzione, è tempo di morte, è tempo di
disperazione. Tutte queste cose, che incontro nel mondo, mi colpiscono, mi
fanno male, mi rattristano e, se non vado in giro forte della Parola di Dio,
rischiano di nascondere ai miei occhi la grazia di Dio, rischiano di
convincermi dell’assenza di Dio o della Sua indifferenza alla mia vita, alla
vita del mio prossimo, alla vita del mondo.
Che tempo è questo per me che sono
cristiano?
È tempo di grazia, è tempo favorevole (2Cor 6,1-2), è tempo giusto
per fare la volontà di Dio come mi viene annunciata dal profeta Isaia, come
viene compiuta dal Signore Gesù: «mi ha
mandato a portare il lieto annuncio ai miseri, a fasciare le piaghe dei cuori
spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei
prigionieri, a promulgare l'anno di grazia del Signore» (Is 61, 1-2). Ed è
tempo di grazia sia che mi trovi in pace, sia che mi trovi in mezzo a una
guerra; sia che mi trovi nella libertà, sia che mi trovi in carcere; sia che mi
trovi nella gioia, sia che mi trovi nella tribolazione: «Io gioisco pienamente nel Signore, la mia anima esulta nel mio Dio, perché
mi ha rivestito delle vesti della salvezza,…» (Is 61, 10).
Leggo e rileggo, allora, le parole di San Paolo ai Corinzi
sentendole destinate a me e guardandomi, in compagnia di Dio e forte della Sua
grazia, in tutte le situazioni elencate dall’apostolo:
«Poiché siamo
suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di
Dio. Egli dice infatti:
Al momento favorevole ti ho esaudito
e nel giorno della salvezza ti ho soccorso.
Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!
Da parte nostra non diamo motivo di scandalo a nessuno, perché non venga
criticato il nostro ministero; ma in ogni cosa ci presentiamo come ministri di
Dio con molta fermezza: nelle tribolazioni, nelle necessità, nelle angosce, nelle
percosse, nelle prigioni, nei tumulti, nelle fatiche, nelle veglie, nei
digiuni; con purezza, con sapienza, con magnanimità, con benevolenza, con
spirito di santità, con amore sincero, con parola di verità, con potenza di
Dio; con le armi della giustizia a destra e a sinistra; nella gloria e nel
disonore, nella cattiva e nella buona fama; come impostori, eppure siamo
veritieri; come sconosciuti, eppure notissimi; come moribondi, e invece viviamo;
come puniti, ma non uccisi; come afflitti, ma sempre lieti; come poveri, ma
capaci di arricchire molti; come gente che non ha nulla e invece possediamo
tutto!» (2Cor 6, 1-10).
INDICAZIONI PER
LA PREGHIERA
-
Ora rileggi il
brano biblico; cerca di capirlo, soprattutto per come ti è stato spiegato: cosa dice il brano in sé?
-
Fai presente la
tua vita quotidiana, le tue situazioni, quello che sei…; rivedi tutto a partire
dal brano biblico: cosa dice a te?
-
COME TI TOCCA quello che
comprendi? Quale sentimento ti suscita?
Dialoga con il Signore ed esprimi ciò che desideri
dirgli