“Se
dunque la luce che è in te è tenebra, quanto sarà grande la tenebra!” (Mt 6,23)
Dov’è
il tuo tesoro?
Dov’è
il tuo cuore?
Che
vedi?
Grazie
a Chi vedi?
Gesù
oggi mi invita a distogliere lo sguardo dalle mie cose, i “tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri
scassinano e rubano” (Mt 6,19), per fissare lo sguardo su di Lui, che è il
Maestro, e sul regno dei cieli: “accumulate
invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri
non scassinano e non rubano” (Mt 6,20).
La
conseguenza di guardare alle mie cose è la tristezza con cui mi accade poi di
considerare la vita, il mondo, la storia, il mio prossimo,… La sfiducia prende
possesso del mio cuore: tarme, ruggine e ladri sono sempre in agguato, mi
sembra che tutti siano miei avversari,… Ma così tutto è tenebra, tutto è
sospetto, tutto è complotto ai miei danni,… e tutto è senza speranza.
Può
capitarci di considerare particolarmente “illuminati” quelli che riescono a
smontare ogni cosa con le loro critiche, senza mai riuscire a riconoscere le
grandi cose che Dio compie nella vita delle persone e nella storia. Ma il
Vangelo ci rivela che essi sono nelle tenebre, anche se i loro giudizi
risuonano come sentenze veritiere e definitive perché puntualmente accade
quello che dicono. Almeno così sembra.
Ma
è facile puntare l’attenzione sugli errori e screditare anche l’azione più
bella.
È
talmente facile che un errore arriva a oscurare la bellezza di una vita intera.
Così
a pensare il male ci si indovina quasi sempre, ma non si è cristiani.
La
Chiesa Cattolica indice un sinodo e subito sento la tentazione di dire che non
serve a niente un sinodo.
Non
serve a niente?
E
se servisse anche a un solo cristiano?
Ne
varrebbe la pena?
Il
Vangelo del pastore che va a recuperare la pecorella perduta (Lc 15,4-7) suggerisce
a ogni cristiano che lo stile di Dio e della Chiesa è quello di chi per uno
offre proprio tutto!
E
se non seguo la Via che è Colui che per me offre tutto, quale via sto seguendo?
“La
crisi vocazionale è irreversibile…”
“Le
comunità pastorali sono un fallimento…”
“I
preti non sono più quelli di una volta…”
“Le
famiglie sono incapaci di educare…”
“Nelle
parrocchie non c’è fede…”
Chissà
cosa succederebbe se si incarnasse di nuovo Gesù.
Forse
arriverebbe qualcuno a dirgli: “Non sei più il Gesù di una volta”.
E
veramente, poi, seminando tenebra con i nostri pensieri e discorsi, la crisi
vocazionale diventa irreversibile, le comunità pastorali falliscono, i preti e
le famiglie si scoraggiano,…
Quanto
sarebbe più semplice accettare e annunciare che occorre una conversione alla
novità del Vangelo che ci è stato annunciato!
Quanto
sarebbe più semplice imparare a raccontare il Vangelo che stiamo vivendo da
quando abbiamo ricevuto il Battesimo.
Un
Vangelo che sicuramente non ci ha resi senza difetti, ma che certamente ci ha
rivelato che siamo figli amati e in Cristo fratelli e sorelle.
Dov’è
il tuo tesoro?
Dov’è
il tuo cuore?
Davvero
lo hai consegnato a Cristo?
Davvero
stai tenendo fisso lo sguardo su Gesù?
Oppure
il “secondo me” sta prevalendo su tutto, anche sul Vangelo che è Cristo?
Davvero Cristo è la tua luce?
Oppure
la tua luce è la tenebra?
Queste
domande mi pone Gesù nel Vangelo di oggi.
Penso
le rivolga incessantemente a ogni cristiano.
Buon
cammino con Gesù!!! [dGL]