venerdì 18 giugno 2021

“Se il tuo occhio è semplice” (Mt 6,22)

 

“Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto sarà grande la tenebra!” (Mt 6,23)
 
Dov’è il tuo tesoro?
Dov’è il tuo cuore?
Che vedi?
Grazie a Chi vedi?
 
Gesù oggi mi invita a distogliere lo sguardo dalle mie cose, i “tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano” (Mt 6,19), per fissare lo sguardo su di Lui, che è il Maestro, e sul regno dei cieli: “accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassinano e non rubano” (Mt 6,20).
 
La conseguenza di guardare alle mie cose è la tristezza con cui mi accade poi di considerare la vita, il mondo, la storia, il mio prossimo,… La sfiducia prende possesso del mio cuore: tarme, ruggine e ladri sono sempre in agguato, mi sembra che tutti siano miei avversari,… Ma così tutto è tenebra, tutto è sospetto, tutto è complotto ai miei danni,… e tutto è senza speranza.
 
Può capitarci di considerare particolarmente “illuminati” quelli che riescono a smontare ogni cosa con le loro critiche, senza mai riuscire a riconoscere le grandi cose che Dio compie nella vita delle persone e nella storia. Ma il Vangelo ci rivela che essi sono nelle tenebre, anche se i loro giudizi risuonano come sentenze veritiere e definitive perché puntualmente accade quello che dicono. Almeno così sembra.
Ma è facile puntare l’attenzione sugli errori e screditare anche l’azione più bella.
È talmente facile che un errore arriva a oscurare la bellezza di una vita intera.
 
Così a pensare il male ci si indovina quasi sempre, ma non si è cristiani.
 
La Chiesa Cattolica indice un sinodo e subito sento la tentazione di dire che non serve a niente un sinodo.
Non serve a niente?
E se servisse anche a un solo cristiano?
Ne varrebbe la pena?
Il Vangelo del pastore che va a recuperare la pecorella perduta (Lc 15,4-7) suggerisce a ogni cristiano che lo stile di Dio e della Chiesa è quello di chi per uno offre proprio tutto!
E se non seguo la Via che è Colui che per me offre tutto, quale via sto seguendo?
 
“La crisi vocazionale è irreversibile…”
“Le comunità pastorali sono un fallimento…”
“I preti non sono più quelli di una volta…”
“Le famiglie sono incapaci di educare…”
“Nelle parrocchie non c’è fede…”
 
Chissà cosa succederebbe se si incarnasse di nuovo Gesù.
Forse arriverebbe qualcuno a dirgli: “Non sei più il Gesù di una volta”.
 
E veramente, poi, seminando tenebra con i nostri pensieri e discorsi, la crisi vocazionale diventa irreversibile, le comunità pastorali falliscono, i preti e le famiglie si scoraggiano,…
 
Quanto sarebbe più semplice accettare e annunciare che occorre una conversione alla novità del Vangelo che ci è stato annunciato!
Quanto sarebbe più semplice imparare a raccontare il Vangelo che stiamo vivendo da quando abbiamo ricevuto il Battesimo.
Un Vangelo che sicuramente non ci ha resi senza difetti, ma che certamente ci ha rivelato che siamo figli amati e in Cristo fratelli e sorelle.
 
Dov’è il tuo tesoro?
Dov’è il tuo cuore?
Davvero lo hai consegnato a Cristo?
Davvero stai tenendo fisso lo sguardo su Gesù?
Oppure il “secondo me” sta prevalendo su tutto, anche sul Vangelo che è Cristo? Davvero Cristo è la tua luce?
Oppure la tua luce è la tenebra?
 
Queste domande mi pone Gesù nel Vangelo di oggi.
Penso le rivolga incessantemente a ogni cristiano.
 
Buon cammino con Gesù!!! [dGL]