martedì 30 aprile 2024

"Io sono la vite, voi i tralci" (Gv 15, 5)


Brano su cui pregare: Gv 15, 1-8

Grazia da chiedere

Chiedi al Signore la grazia di riconoscere che sei tralcio della «vite vera» e di gioire dell’opera provvidenziale di Dio in te e nel tuo prossimo!


INTRODUZIONE ALLA PREGHIERA

Leggi il testo contemplando l’opera provvidenziale della vite vera e dell’agricoltore (v. 1). Se tu sei il tralcio, qui si sta parlando di tutta la tua vita, di tutta la tua esistenza. C’è qualcuno che ti comunica la linfa vitale; c’è qualcuno che ti custodisce e si prende cura di te perché tu porti più frutto.

Leggi il testo contemplando quello che viene chiesto ai discepoli: «Rimanete in me e io in voi» (v. 4). Può rimanere uno che è già stato accolto. Chi ti ha accolto? Chi ti ha detto di entrare nella sua casa? Quando è iniziata questa relazione vitale con Gesù? Ricordi la domanda dei primi discepoli nel Vangelo di Giovanni? «Rabbì, dove dimori?» (Gv 1, 38). E Gesù li accoglie, li fa entrare dove Lui dimora: «Venite e vedrete» (v. 39). E il versetto 39 continua dicendo quello che fecero i due discepoli: «Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno RIMASERO con lui; erano circa le quattro del pomeriggio». Fai memoria del tuo Battesimo e della vita nuova iniziata quel giorno, la vita nuova nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Leggi il testo contemplando la comunione in cui Gesù ti fa entrare: comunione con Dio e con il prossimo. Sei tralcio collegato a Lui che è la vite vera; sei tralcio di cui il Padre si prende cura, potandolo quando è necessario ma sempre per farti portare più frutto, mai per farti seccare o per il gusto di tagliare. Il tuo prossimo è anch’egli tralcio della vite vera; anche lui riceve come te la vita da Dio, anche dei suoi frutti Dio gioisce, come gioisce dei tuoi. E la gioia di Dio per i tuoi frutti (come per i frutti del tuo prossimo) è gioia piena! Ogni tralcio porta molto frutto: i frutti della vite sono gioia per tutti; i tuoi frutti sono gioia per Dio e per il prossimo e i frutti del prossimo sono gioia per Dio e per te! Nella vite i tralci non si guardano e non si mettono a confronto, né fanno la gara a chi porta più frutto; i tralci non provano invidia gli uni per gli altri!

Riconosci l’opera di Dio in te, gioisci e canta il Magnificat con Maria e tutti i Santi: «L’anima mia magnifica il Signore,…».

 

INDICAZIONI PER LA PREGHIERA

-        Ora rileggi il brano biblico; cerca di capirlo, soprattutto per come ti è stato spiegato: cosa dice il brano in sé?

 

-        Fai presente la tua vita quotidiana, le tue situazioni, quello che sei…; rivedi tutto a partire dal brano biblico: cosa dice a te?

 

-        COME TI TOCCA quello che comprendi? Quale sentimento ti suscita?

 

Dialoga con il Signore ed esprimi ciò che desideri dirgli

lunedì 22 aprile 2024

Dio dà tutta la sua vita per te, ora, così come sei, conoscendo tutto di te!


Brano su cui pregare: Gv 10, 11-18

Grazia da chiedere

Chiedi al Signore la grazia di sentirti pecorella conosciuta, amata, custodita, salvata da Lui che è il buon pastore.

 

INTRODUZIONE ALLA PREGHIERA

Leggi per intero il capitolo 10 del Vangelo di Giovanni da cui sono tratti i versetti 11-18.

Gesù si presenta come il «buon pastore», Colui che «dà la propria vita per le pecore» (v. 11). Non hai da temere: il buon pastore è con te per darti la vita e rimane con te anche quando vede venire il lupo; il buon pastore non permette che il lupo ti rapisca: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano» (v. 28).

«Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me» (v. 14). Il buon pastore conosce ciascuna delle sue pecore, il buon pastore ti conosce. Non sei cristiano per caso, non sei uno dei tanti: sei quella pecorella che il pastore conosce ed è disposto a cercare finché non la trova, offrendo tutta la sua vita per salvarla: «… e do la mia vita per le pecore» (v. 15). Il salmo 139 dice: «Signore, tu mi scruti e mi conosci, tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo, intendi da lontano i miei pensieri, osservi il mio cammino e il mio riposo, ti sono note tutte le mie vie. La mia parola non è ancora sulla lingua ed ecco, Signore, già la conosci tutta. […] Scrutami, o Dio, e conosci il mio cuore, provami e conosci i miei pensieri; vedi se percorro una via di dolore e guidami per una via di eternità» (139, 1-4. 23-24). Dio conosce tutto di ciascuna delle sue pecorelle e l’ama per intero, conoscendo anche tutto ciò che agli occhi della pecorella è fragilità, limite, peccato, vergogna da nascondere. Dio dà tutta la sua vita per te, ora, così come sei, conoscendo tutto di te! Niente e nessuno può diminuire il valore che tu hai davanti a Dio!

«… io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso» (vv. 17-18). Nessuno toglie la vita a Gesù; è Lui a donarla! In ogni luogo, in ogni tempo, in ogni situazione (anche sulla croce), nel nome di Gesù puoi offrire la tua vita, puoi amare, dare la vita e riceverla da Lui di nuovo!

 

INDICAZIONI PER LA PREGHIERA

-        Ora rileggi il brano biblico; cerca di capirlo, soprattutto per come ti è stato spiegato: cosa dice il brano in sé?

 

-        Fai presente la tua vita quotidiana, le tue situazioni, quello che sei…; rivedi tutto a partire dal brano biblico: cosa dice a te?

 

-        COME TI TOCCA quello che comprendi? Quale sentimento ti suscita?

 Dialoga con il Signore ed esprimi ciò che desideri dirgli