domenica 31 marzo 2013

Il frutto dell'obbedienza

Un giorno un anziano nativo di Thivanda, dal nome di Pavve, prese un albero secco, lo piantò sulla montagna e ordinò a Giovanni Colobos di bagnare ogni giorno quell’albero secco versando un secchio d’acqua, sinché l’albero non fruttificasse. Ora non c’era dell’acqua se non molto lontano di là: bisognava partire il mattino per riportarla la sera. Alla fine del terzo anno, l’albero prese vita e diede frutti. Il vecchio colse un frutto e, portandolo alla chiesa dei fratelli, disse loro: “Avvicinatevi e assaporate il frutto dell’obbedienza”. (A. Tarkovskij, Diari martirologio, Firenze, 2002, pp. 458-459).

domenica 17 marzo 2013

Direi che la lezione non la impariamo mai... dopo tante chiacchiere e previsioni, un Papa a sorpresa... un'ora di silenzio dopo la fumata bianca e poi di nuovo chiacchiere, previsioni, interpretazioni,... Consiglio di chiudere la bocca e aprire occhi e orecchie per ascoltare, contemplare e custodire tutte queste cose meditandole nel nostro cuore! [dGL]