venerdì 30 marzo 2018

Goccia (45)

Prima di celebrare la Messa nella Cena del Signore, ho dato uno sguardo all’omelia che il Papa ha pronunciato nella Casa Circondariale “Regina Coeli” in Roma. Oltre al testo dell’omelia, ho trovato nella pagina del sito internet anche altre parole dette dal Papa durante la celebrazione. Sono rimasto molto colpito dall’introduzione al gesto dello scambio della pace:

«E adesso, tutti noi – sono sicuro che tutti noi – abbiamo la voglia di essere in pace con tutti. Ma nel nostro cuore ci sono tante volte sentimenti contrastanti. È facile essere in pace con coloro a cui vogliamo bene e con quanti ci fanno del bene; ma non è facile essere in pace con quelli che ci hanno fatto torto, che non ci vogliono bene, con i quali siamo in inimicizia. In silenzio, un attimo, ognuno pensi a coloro che ci vogliono bene e a cui noi vogliamo bene, e anche ognuno di noi pensi a coloro che non ci vogliono bene e anche a coloro a cui noi non vogliamo e anche – anzi – a coloro su cui noi vorremmo vendicarci. E chiediamo al Signore, in silenzio, la grazia di dare a tutti, buoni e cattivi, il dono della pace».

E così, durante la Messa celebrata in Duomo, prima di invitare le persone a scambiarsi la pace, ho pronunciato le stesse parole del Papa lasciando, come lui suggerisce, un attimo di silenzio.

Mi sono sorpreso ad ascoltare il silenzio che si è creato nell’assemblea.

Forse ieri sera (Giovedì Santo) il gesto abituale dello scambio della pace ci ha colti di sorpresa e ci ha fatto intuire l’importanza della fraternità vissuta qui e ora, col fratello che nell’assemblea sta al nostro fianco e con ogni fratello che possiamo incontrare!

giovedì 29 marzo 2018

Goccia (44)

E non smettere mai di stupirsi e gioire per chi sceglie di amare fino alla fine (leggi Gv 13,1-17).

mercoledì 28 marzo 2018

Goccia (43)

«Ella ruppe il vaso di alabastro e versò il profumo sul suo capo» (Mc 14,3).

La gratuità del nostro agire, consente a Dio di colmarci dei Suoi doni!

martedì 27 marzo 2018

Goccia (42)

«In questa Domenica delle Palme, celebrando la Giornata mondiale della Gioventù, ci fa bene ascoltare la risposta di Gesù ai farisei di ieri e di tutti i tempi, anche quelli di oggi: “Se questi taceranno, grideranno le pietre” (Lc 19,40).
Cari giovani, sta a voi la decisione di gridare, sta a voi decidervi per l’Osanna della domenica così da non cadere nel “crocifiggilo!” del venerdì… E sta a voi non restare zitti. Se gli altri tacciono, se noi anziani e responsabili – tante volte corrotti – stiamo zitti, se il mondo tace e perde la gioia, vi domando: voi griderete?

Mi lascio esortare dalle parole del Papa a gridare la gioia dell’incontro col Signore Gesù e con la Sua misericordia!

lunedì 26 marzo 2018

Goccia (41)

«Salve nostro Re: tu solo hai compassione di noi peccatori».
Con queste parole accogliamo il Vangelo nella messa di oggi.

E, ascoltando il Vangelo, fissiamo lo sguardo sulla sorella di Lazzaro che profuma i piedi di Gesù e tutta la casa di Betania con «trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso» (Gv 12,3).

Un gesto che continuerà a sembrarci incomprensibile e inaccettabile, se non ci accorgiamo che Dio ci ama per primo!

domenica 25 marzo 2018

Goccia (40)

«Negli anni più vulnerabili della giovinezza, mio padre mi diede un consiglio che non mi è mai più uscito di mente. “Quando ti vien voglia di criticare qualcuno”, dichiarò, “ricordati che non tutti a questo mondo hanno avuto i vantaggi che hai avuto tu”. Non disse altro, ma eravamo sempre stati insolitamente comunicativi nonostante il nostro riserbo, e capii che voleva dire molto più di questo» (Francis Scott Fitzgerald, Il grande Gatsby).

Stamattina ho letto questa citazione contenuta in una rubrica sulla prima pagina di Avvenire (“Sarà questo il Paradiso?”, sabato 24 marzo).

A partire dalle parole di Francis Scott Fitzgerald, riconosco che la memoria grata di quanto ricevo da Dio e dai fratelli mi aiuta ad aver misericordia con il prossimo e con i suoi difetti.

La Settimana Santa, che inizia oggi, sia il tempo favorevole in cui, fissando lo sguardo sull’Amore di Dio, impariamo da Lui ad amarci gli uni gli altri!

sabato 24 marzo 2018

Goccia (39)

Giovani studenti all’ingresso delle chiese oggi dicono al visitatore: «Benvenuto!».
Glielo dicono con un bel sorriso, accogliendolo in chiesa.

Li guardo mentre accompagnano i turisti nella visita guidata, e penso a come sia importante nelle nostre comunità parrocchiali sentirsi accolti quando si entra in chiesa: i tuoi fratelli sono lì ad aspettarti e sono contenti di vederti.

Oggi il «benvenuto» è dovuto alle giornate di primavera del FAI.
Domani spero sia il «benvenuto» che ogni cristiano dà al suo prossimo invitandolo a entrare!

venerdì 23 marzo 2018

Goccia (38)

Il Crocifisso parla e chi lo sente parlare, gli risponde.
Ne sono convinto da sempre e stamattina ho ricevuto l’ennesima testimonianza.
Mentre mi trovavo sul sagrato del Duomo, sono uscite una mamma e la sua piccola bambina.
Ho sentito la bambina confidare alla mamma: «Ho detto a Gesù: mi dispiace per Te».

Nel primo altare laterale, infatti, c’è un grande Crocifisso di legno e molti si fermano e lo contemplano in silenziosa preghiera.
Gesù crocifisso ha parlato alla bambina e la bambina gli ha risposto.
Niente di più semplice.

In questi ultimi giorni di Quaresima, insegnami Signore, a parlarti con la semplicità e la fede di quella bambina!

giovedì 22 marzo 2018

Goccia (37)

«Ecco quanto è buono e quanto è soave
che i fratelli vivano insieme!» (Salmo 133,1).

Com’è bello assaporare la fraternità nella comunità cristiana di cui facciamo parte!

mercoledì 21 marzo 2018

Goccia (36)

Cadono i fiocchi di neve tentando di spegnere l’entusiasmo per l’arrivo della primavera. Ma la primavera non si può fermare e così non si può spegnere la gioia per la Presenza viva del Risorto nel nostro quotidiano!

martedì 20 marzo 2018

Goccia (35)

Stamattina ho letto un pensiero che, poi, mi ha guidato durante la giornata:

«Come quando ti trovi davanti ad un malato allegro. E senti che quello che lui comunica non è un banale carattere positivo, ma qualcosa che è vero, punto e basta. Che la vita è bella, e che non siamo nati per stare bene ma per amare, e chi lo fa, chi si apre a farlo, imbrocca la strada giusta» (don Fabio Rosini, L’arte di ricominciare, San Paolo, p. 65).

Illuminante!

lunedì 19 marzo 2018

Goccia (34)

«Canterò in eterno l’amore del Signore,
di generazione in generazione
farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà…» (Salmo 88/89,2)

La liturgia della solennità di San Giuseppe ci fa pregare questo salmo durante la messa.
È il dono di essere figli di Dio che ci rende capaci di cantare l’amore del Signore!
Noi figli possiamo riconoscere la fedeltà e l’amore del Padre nostro e possiamo lodarlo di generazione in generazione.
Il Suo amore cantiamo quando ascoltiamo la Sua Parola e la mettiamo in pratica!

domenica 18 marzo 2018

Goccia (33)

Il Vangelo di questa Domenica si conclude con una Parola di Gesù che accolgo come un incoraggiamento a guardare con fiducia la vita, la storia, le persone:
«E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me» (Gv 12,32).

È Lui che ci attira a sé.
È Lui che continuamente ci dona la grazia per accogliere la Sua Parola e metterla in pratica.

Confidiamo in Lui e camminiamo sicuri!

sabato 17 marzo 2018

Goccia (32)

«Vogliamo vedere Gesù» (Gv 12,21).
Questo è il desiderio che alcuni Greci manifestano a Filippo.
Questo è il desiderio di ogni uomo.
Possiamo esserne più o meno coscienti, ma il nostro desiderio più profondo è vedere Gesù.

Cerco di ricordarmi che non è solo il mio desiderio: anche il mio prossimo vuole vedere Gesù. Camminando per le strade cercherò di essere, come Filippo e Andrea, un testimone di Gesù; cercherò di indicare a tutti come incontrarLo, conoscerLo e seguirLo!

venerdì 16 marzo 2018

Goccia (31)

Vorrei imparare a ringraziare.
Vorrei imparare a ringraziare per i doni evidenti, ma anche per quelli che a prima vista non sembrano doni e per accoglierli con gratitudine c’è bisogno degli occhi della fede.
Vorrei imparare a ringraziare per i doni inaspettati, ma anche per quelli a cui ormai mi sono abituato e posso permettermi di darli per scontati: ci sono stati, ci sono e sempre ci saranno…
Vorrei imparare a ringraziare Dio e il prossimo

giovedì 15 marzo 2018

Goccia (30)

Su Avvenire di oggi (Giovedì 15 marzo) trovo una lettera di padre David Maria Turoldo a don Tonino Bello. È bellissima e mi fa pensare a come tra fratelli ci si debba sostenere nel comune servizio a Gesù Cristo e alla Sua Chiesa.

Nelle righe finali trovo una frase che mi incoraggia a unire alla preghiera di questi due uomini santi, la mia preghiera di cristiano e prete come loro:
«Ti voglio dire una mia intenzione che rinnovo spesso nella preghiera: è questa, di pregare per i santi, perché non si scoraggino; perché almeno loro riescano! Se noi non ce la facciamo» (padre David Maria Turoldo).

Stasera preghiamo insieme «per i santi, perché non si scoraggino; perché almeno loro riescano! Se noi non ce la facciamo».

mercoledì 14 marzo 2018

Goccia (29)

La prima lettura della messa di oggi si conclude con le parole rassicuranti di Dio al suo popolo:
«Sion ha detto: “Il Signore mi ha abbandonato, il Signore mi ha dimenticato”. Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se costoro si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai» (Isaia 49,14-15).

Mentre le ascolto, mi tornano in mente le parole della Beata Elisabetta della Trinità:
«So bene che il buon Dio esaudisce i desideri dei piccoli, e io sono la sua bambina. Egli si comporta con me come una mamma piena di tenerezza».

E così, giunto a sera, prego:
Signore, insegnami a confidare in Te, seguendo l’esempio dei Tuoi Santi!

martedì 13 marzo 2018

Goccia (28)

Stasera desidero condividere un bel pensiero della Beata Elisabetta della Trinità:

«Ah, se potessi insegnarti il segreto della felicità come il buon Dio l’ha insegnato a me! Tu dici che io non ho né preoccupazioni né sofferenze; è vero che sono molto felice, ma se tu sapessi come, anche quando si è contrariati, si può essere egualmente felici! Bisogna sempre guardare al buon Dio. All’inizio bisogna fare degli sforzi, poiché ci si sente ribollire in sé, ma lentamente, a forza di pazienza e con l’aiuto del buon Dio, si viene a capo di tutto» (Beata Elisabetta della Trinità).

lunedì 12 marzo 2018

Goccia (27)

L’antifona di ingresso della messa di oggi mi ricorda che la Quaresima è un tempo favorevole per imparare a confidare nel Signore e a riconoscere la sua misericordia:

«Io confido nel Signore. Esulterò e mi rallegrerò per la tua misericordia, perché hai guardato con bontà alla mia miseria» (Sal 30/31,7-8).

Sia questo per noi cristiani un invito a vivere il quotidiano facendo attenzione a quanto Dio compie per la nostra vita, per il nostro bene!

domenica 11 marzo 2018

Goccia (26)

Oggi mi sono lasciato accompagnare dalle parole della preghiera di Colletta (IV Domenica di Quaresima, anno B):

«Dio buono e fedele, che mai ti stanchi di richiamare gli erranti a vera conversione e nel tuo Figlio innalzato sulla croce ci guarisci dai morsi del maligno, donaci la ricchezza della tua grazia, perché rinnovati nello spirito possiamo corrispondere al tuo eterno e sconfinato amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli».

Mi rallegra pensare alla bontà e alla fedeltà di Dio!

sabato 10 marzo 2018

Goccia (25)

«Il pubblicano, invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”» (Lc 18,13).

Signore,
fa’ che il cercarti,
il seguirti,
il servirti,
il ringraziarti,
il pregarti,
l’amarti
siano uno stare con Te
con lo stesso cuore di questo pubblicano!

venerdì 9 marzo 2018

Goccia (24)

Il responsorio delle Lodi mattutine mi ha fatto iniziare la giornata pregando così:

«Fa’ regnare nei nostri cuori la tua pace, e donaci la carità».

Stasera ringrazio il Signore per avermi aiutato oggi a custodire la pace e a trasmettere il Suo amore.

giovedì 8 marzo 2018

Goccia (23)

Qualche giorno fa sono rimasto colpito da uno scritto di Pavel Florenskij indirizzato ai suoi figli. Mi sono sembrate parole molto significative per me e per chiunque viva una vera passione educativa, perciò stasera ho pensato di condividerle qui:

«Mosca – Notte tra sabato 19 e domenica 20 marzo 1921.

Amati figlioletti miei, il mio cuore si strugge per voi. Quando crescerete, capirete quanto si strugga il cuore di un padre o di una madre per i figli. Il mio cuore si strugge anche per la mia povera mamma, che è tutta sola e alla quale non ho la forza interiore di avvicinarmi. Avrei tante cose da scrivervi. Mi vengono tanti pensieri e sentimenti, ma non ho né il tempo, né le forze di scriverli. Eccovi una cosa che non posso non scrivere: abituatevi, educate voi stessi a fare tutto ciò che fate perfettamente, con cura e precisione; che il vostro agire non abbia niente di impreciso, non fate niente senza provarvi gusto, in modo grossolano. Ricordatevi che nell'approssimazione si può perdere tutta la vita, mentre al contrario, nel compiere con precisione e al ritmo giusto anche le cose e le questioni di secondaria importanza, si possono scoprire molti aspetti che in seguito potranno essere per voi fonte profondissima di un nuovo atto creativo.
E ancora. Chi agisce con approssimazione, si abitua anche a parlare con approssimazione, e il parlare grossolano, impreciso e sciatto coinvolge in questa indeterminatezza anche il pensiero. Cari figlioletti miei, non permettete a voi stessi di pensare in maniera grossolana. Il pensiero è un dono di Dio ed esige che si abbia cura di sé. Essere precisi e chiari nei propri pensieri è il pegno della libertà spirituale e della gioia del pensiero.


14 agosto 1922.

È da tanto che voglio scrivere: osservate più spesso le stelle. Quando avrete un peso nell’animo, guardate le stelle o l’azzurro del cielo. Quando vi sentirete tristi, quando vi offenderanno, quando qualcosa non vi riuscirà, quando la tempesta si scatenerà nel vostro animo, uscite all’aria aperta e intrattenetevi da soli col cielo. Allora la vostra anima troverà la quiete» (da: Pavel Florenskij, Non dimenticatemi, Mondadori 2000, Milano, p 417).

mercoledì 7 marzo 2018

Goccia (22)

L’antifona alla comunione della messa di oggi ci fa pregare così:

«Tu mi indichi il sentiero della vita, Signore, gioia piena nella tua presenza» (Sal 15/16,11).

È per la vita che Tu ci istruisci.
Ascoltare e mettere in pratica i tuoi insegnamenti ci fa liberi.

martedì 6 marzo 2018

Goccia (21)

La giornata è iniziata con una frase di San Pietro Crisologo contenuta nell’Ufficio delle Letture:

«Da’ a te stesso, dando al povero, perché ciò che avrai lasciato in eredità ad un altro, tu non lo avrai» (Dai «Discorsi» di San Pietro Crisologo, vescovo).

Siamo pellegrini su questa terra e il nostro tempo ha avuto un inizio e avrà una fine.
Come cristiani dobbiamo ricordare che i nostri talenti vanno condivisi e messi a frutto per il bene della comunità e che in ogni momento siamo sostenuti dalla buona Provvidenza di Dio.

Con le parole della liturgia, allora, Ti preghiamo:
«Non ci abbandoni mai la tua grazia, Signore, ci renda fedeli al tuo santo servizio e ci ottenga sempre il tuo aiuto. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli».

domenica 4 marzo 2018

Goccia (19)

La terza Domenica di Quaresima mi fa pensare che non vado in Chiesa per vedere confermato il mio punto di vista, i miei giudizi, le mie opinioni, le mie idee su Dio, sull’uomo e sul mondo; ma vado in Chiesa per lasciarmi accogliere e trasformare dall’amore di Dio, vado in Chiesa perché egli parli al mio cuore e mi doni uno spirito nuovo.

sabato 3 marzo 2018

Goccia (18)

A volte capita di non renderci conto del bene che riceviamo.

Ma poi, sempre, la parola di Dio, o quella di un amico, una buona lettura, un’esperienza, un qualcosa di inatteso, un’intuizione ci apre gli occhi e ci fa vedere ciò che il Padre nostro ci dona ogni giorno in modo del tutto gratuito.

E se il pensiero di non essercene accorti in tempo, può essere fonte di rimpianto, per noi cristiani, invece, sarà incoraggiamento a vigilare e a setacciare il quotidiano cercando il Padre e la Sua Provvidenza!

venerdì 2 marzo 2018

Goccia (17)

«Ricordiamo, Signore, le tue meraviglie» (ritornello del salmo 104/105).
Così abbiamo pregato durante la messa di oggi.
Insegnaci, Signore, a ricordare quanto è grande il tuo amore per noi:
«Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna» (Gv 3, 16).

giovedì 1 marzo 2018

Fiocco di neve (4) (Goccia 16)

Il Vangelo di Lazzaro e dell’uomo ricco racconta il desiderio di ogni uomo: la fraternità. L’indifferenza e l’egoismo anestetizzano questo desiderio e portano l’uomo a convincersi della sua autosufficienza, del suo bastare a se stesso.

Così il ricco, immerso nei suoi banchetti, mi appare come un uomo solo, circondato di cose, intorpidito dal consumo dei suoi beni. Sembra trovare nei banchetti tutta la vita di cui ha bisogno, ma in realtà è già morto.

Non c’è un uomo accanto al povero Lazzaro.
Egli sta alla porta e mi ricorda com’è importante riconoscere in ogni uomo un fratello: è importante per lui, perché potrà ricevere la mia carità, ma è ancora più importante per me, perché la carità mi salva dalla morte!

L’antifona d’ingresso della messa di oggi dice così:
«Scrutami, o Dio, e conosci il mio cuore; vedi se percorro una via di menzogna, e guidami sulla via della vita» (Sal 138/139,23-24).

Tu mi conosci, Signore; l’ascolto della Tua Parola mi liberi dall’indifferenza e dall’egoismo perché, imparando a farmi prossimo, mi lasci guidare da Te sulla via della vita!