mercoledì 30 novembre 2022

Venite dietro a me

Vocazione degli Apostoli Pietro e Andrea, opera di Fermo Ghisoni di Caravaggio, fonte Wikipedia)

Oggi è la festa dell’Apostolo Andrea. Le letture della Messa sono quelle proprie della festa. Il Vangelo è quello della vocazione di Andrea, che di mestiere faceva il pescatore (Mt 4, 18-22). Mi colpisce la chiamata che Gesù rivolge a lui e a suo fratello Simone, chiamato Pietro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini».

Per un momento metto da parte tutto quello che ho studiato, letto, pregato su questa frase di Gesù e considero la situazione: Andrea e Pietro stanno pescando, perché questo è il mestiere che sanno fare, e a un certo punto sentono Gesù che li chiama a lasciare quelle loro reti, a scendere da quella loro barca e a seguirlo: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini».

Ma che significa?

«Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono» perché non diedero per scontato di saperlo già essere, di saperlo già fare, ma riconobbero che la loro salvezza era stare dietro a Gesù per tenere fisso lo sguardo su di Lui, per seguirne le orme (1Pt 2, 21) e diventare pescatori di uomini.

Se io sono convinto di saper già essere uomo, se io penso di saper già essere cristiano, facilmente distoglierò lo sguardo da Gesù e comincerò a camminare per conto mio, dove dico io, come dico io,…

È come quando vado in montagna e non conosco il sentiero: sto sempre molto attento a non perdere di vista la guida o il gruppo di cui faccio parte e se mi capita di rimanere indietro, mi affretto a raggiungere la guida e i miei compagni di cammino!

La nostra guida è Gesù Cristo!

martedì 29 novembre 2022

Ritratto di una Mamma

«“Onora tuo padre e tua madre” … Onorali con dimostrazioni di rispetto, in modo da astenerti da ogni offesa, perché nemmeno con l’espressione del viso si deve mancare alla pietà dei genitori… L’onore però non consiste soltanto nelle manifestazioni di rispetto, ma anche nella generosità…: onore significa dar aiuto secondo i meriti. Sostenta tuo padre, sostenta tua madre. E quand’anche avrai sostentato tua madre, non compenserai mai i dolori, non compenserai gli strazi che ha patito per te; non compenserai gli atti di amore con cui essa ti ha portato in grembo, non compenserai il nutrimento che ti ha dato, premendo soavemente le poppe sulle tue labbra con tenerezza di affetto; non compenserai la fame che ha sopportato per te, quando non voleva mangiare nulla che ti potesse nuocere, né toccar nulla che le danneggiasse il latte. Per te essa ha digiunato, per te ha mangiato, per te ha rifiutato il cibo che pur desiderava, per te ha preso il cibo che non le piaceva, per te ha vegliato, per te ha pianto: e tu permetterai che essa viva nel bisogno? O figlio, che terribile giudizio vai a cercare, se non sostenti colei che ti ha partorito! Tu devi quello che hai a colei alla quale devi quello che sei» (S. Ambrogio, Esposizione del Vangelo secondo Luca, VIII, 74-75, citazione tratta da Cesare Pasini, Ambrogio di Milano, San Paolo, p. 25).

venerdì 25 novembre 2022

Tra due minuti


«Sono le diciassette e dieci. Tra due minuti, sarò cristiano» (A. Frossard).

Mi sono rimaste impresse queste parole che ho trovato nel libro “Dio esiste io l’ho incontrato”. Mi sono rimaste impresse perché André Frossard passa dall’ateismo più convinto all’incontro con Dio. E mi fa sempre impressione leggere: «Tra due minuti sarò cristiano».

Siamo agli sgoccioli dell’Anno liturgico e tra un paio di giorni è Capodanno: con la Prima Domenica d’Avvento inizia un nuovo anno. I Vangeli di questi giorni ci ricordano che tutto il tempo è tempo di grazia, e ci invitano a considerare i nostri giorni un dono d’amore di Dio, a non sprecarli in egoismi, invidie, gelosie, maldicenze,… ma a farli fruttare, a moltiplicarli, a renderli eterni investendoli in carità, fraternità, giustizia, solidarietà, pazienza, prossimità, opere buone!

E quei “due minuti” continuano a dirmi che a cambiare la vita sono davvero gli istanti, i momenti a cui scegliamo di far caso, le parole e i gesti che scegliamo di vedere e di ascoltare.

Cosa accade quando faccio la Comunione? In quei “due minuti” successivi, come scelgo di essere cristiano? Come lascio che il Corpo e il Sangue di Cristo mi guariscano il cuore? In quei due minuti potrei scegliere di pregare per i miei nemici, per quelli che mi ostacolano, per quelli che non mi sono troppo simpatici, per quelli che giudico continuamente, per quelli che invidio,…

Cosa accade quando mi raggiunge la notizia di bambini che muoiono di fame o di freddo, o di uomini e donne che muoiono annegati in mare, o vittime di guerra o violenze? Cosa accade quando le ingiustizie feriscono le mie orecchie? In quei “due minuti” come scelgo di essere cristiano? Potrei fare un gesto di carità verso la prima persona che incontro, oppure ricordare che qualcuno mi aveva chiesto un aiuto e provvedere a fare quanto mi era stato chiesto, oppure chiedere scusa per un atto ingiusto che mi è capitato di commettere, …

Cosa accade quando leggo la notizia della morte improvvisa di qualcuno? In quei “due minuti” come scelgo di essere cristiano? Potrei pensare alla mia vita, al tempo che mi viene donato e che sembra infinito, al Paradiso verso cui sto camminando, al bene che ricevo e che ho ricevuto da quando sono nato. In quei due minuti potrei pensare alla precarietà della mia condizione di creatura e quindi liberarmi subito di tante o poche perfidie, tutte inutili, che mi fanno fare tardi all’appuntamento con l’Amore, che me lo fanno posticipare, che non me lo fanno riconoscere e servire. In quei “due minuti” potrei scegliere di essere gentile, di impegnarmi al massimo nel cercare il bene, nel volere il bene, nel fare il bene! In modo tale che quando sarà il mio momento, l’uscita di scena da questo mondo sia veramente una meraviglia! È brutto pensare di congedarsi da questo mondo ringhiando e sparando giudizi e cattiverie a destra e a sinistra. È invece bello congedarsi perdonando, con la pace nel cuore e sul volto, con la luce del Paradiso negli occhi perché per tutta la vita a quel Paradiso s’è guardato e quel Paradiso s’è cercato!

Per riuscire un giorno ad aver cura di tutte le 24 ore, inizio oggi ad aver cura di quei “due minuti”!

mercoledì 23 novembre 2022

Nuova ed eterna

 

Cos’è ciò di cui l’uomo ha bisogno secondo Dio?
Cosa propone Dio all’uomo?
 
Dio gli propone un’alleanza.
Tutta la Bibbia racconta di Dio che torna e ritorna a cercare l’uomo e gli offre l’alleanza! Ma quella che Dio offre all’uomo è un’alleanza un po’ particolare, un’alleanza che fin dall’inizio è sbilanciata totalmente dalla parte di Dio: è Lui a offrirsi totalmente all’uomo; è Lui a consegnarsi totalmente nelle sue mani; è Lui a impegnarsi per la felicità dell'uomo, sempre e soltanto per la felicità e per il bene dell'uomo. E noi, chiamati da Gesù a essere Suoi, siamo testimoni della Nuova ed eterna alleanza. Essa è per sempre ed è più forte di tutti e di tutto! È più forte del peccato e vince anche la morte!
 
Così le nostre relazioni con Gesù e tra noi sono tutte relazioni di alleanza. Non possiamo avvicinarci all’uomo della strada senza presentarci a lui come suoi alleati; non possiamo avvicinarci a evangelizzare senza offrire la Nuova ed eterna alleanza!
 
Se siamo “in uscita”, possiamo esserlo solo annunciando la Nuova ed eterna alleanza!

lunedì 21 novembre 2022

Mo viene Natale



In questo tempo di Avvento vorrei proporre di guardarci un po’ intorno con attenzione per vedere chi quest’anno proprio non ce la fa. Nel condominio o nel quartiere in cui abitiamo forse c’è qualche famiglia che non riesce a pagare l’affitto o le bollette. Sarebbe bello provare a organizzare una colletta tra i condomini o nel quartiere (sempre con molta discrezione) e cercare il modo di farci prossimi a queste reali situazioni di povertà.
 
Chi ha appartamenti affittati e dovesse accorgersi che i suoi inquilini restano indietro con il pagamento del canone di affitto, potrebbe cercare di venire incontro alle loro necessità, pazientando rispetto alle scadenze, o magari abbuonando parte dell’arretrato o tutto l’arretrato, naturalmente se questo rientra nelle sue possibilità.
 
Non può accadere che in pieno inverno qualcuno si veda recapitare la lettera di sfratto, magari nel momento in cui tanti altri sono nel pieno dei festeggiamenti natalizi!
 
Stiamo vivendo una situazione di emergenza reale e se non facciamo questa carità concreta al nostro prossimo che abita vicino a noi, come possiamo vivere?

sabato 19 novembre 2022

Io, prete, vado a...


Ogni venerdì sera vado a catechismo.
Accompagno i giovanissimi e giovani della mia parrocchia alla catechesi che facciamo con la Parrocchia vicina e mi fermo anch’io con loro ad ascoltare.
 
È un momento di grazia per me essere lì e partecipare alla catechesi senza essere il conduttore della catechesi, ma standoci come ci sta un giovane o un giovanissimo.
 
Questo mi aiuta ad ascoltare e anche ad apprezzare quanto i catechisti propongono e quanto i giovani condividono mettendosi in gioco in prima persona.
 
Il cammino è quello proposto dall’Azione Cattolica per i giovanissimi e si intitola “Il primo passo”. Settimana dopo settimana veniamo accompagnati nel compiere il primo passo e questo mi sostiene e mi facilita nel fare anche il secondo, il terzo, il quarto passo e così via.
 
Mi sono accorto, ascoltando, che tutti noi, ragazzi, giovanissimi, adulti, abbiamo dei bei desideri, ci poniamo gli stessi obiettivi e ci troviamo di fronte alle stesse attese, paure, angosce, ansie, difficoltà.
Tutti dobbiamo fare continuamente delle scelte e tutti sentiamo il peso di quelle scelte.
Tutti possiamo contare sulla compagnia di tutti gli altri nel portare il peso di quelle scelte, in vista dell’obiettivo, della meta che ci sta davanti. E proprio nel vedere e nel sentire questa compagnia sta il bello di questi venerdì, nati su proposta dei catechisti delle nostre due parrocchie!
 
Dopo gli incontri torno a casa sollevato e incoraggiato a continuare a scegliere il bene, per me e per tutti gli altri. E sono sicuro che anche tutti gli altri tornano a casa pieni di gioia per aver scoperto qualcosa in più dell’Amico Gesù e dei tanti amici che camminano con noi!