«L'aborto
2270 La vita umana deve essere rispettata
e protetta in modo assoluto fin dal momento del concepimento. Dal primo istante
della sua esistenza, l'essere umano deve vedersi riconosciuti i diritti della
persona, tra i quali il diritto inviolabile di ogni essere innocente alla vita. 181
« Prima di formarti nel grembo
materno, ti conoscevo, prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato » (Ger 1,5).
« Non ti erano nascoste le mie
ossa quando venivo formato nel segreto, intessuto nelle profondità della terra
» (Sal 139,15).
2271 Fin dal primo secolo la Chiesa ha
dichiarato la malizia morale di ogni aborto provocato. Questo insegnamento non
è mutato. Rimane invariabile. L'aborto diretto, cioè voluto come un fine o come
un mezzo, è gravemente contrario alla legge morale:
« Non uccidere il bimbo con
l'aborto, e non sopprimerlo dopo la nascita ». 182
« Dio, padrone della vita, ha
affidato agli uomini l'altissima missione di proteggere la vita, missione che
deve essere adempiuta in modo degno dell'uomo. Perciò la vita, una volta
concepita, deve essere protetta con la massima cura; e l'aborto come pure
l'infanticidio sono abominevoli delitti ». 183
2272 La cooperazione formale a un aborto
costituisce una colpa grave. La Chiesa sanziona con una pena canonica di
scomunica questo delitto contro la vita umana. «Chi procura l'aborto, se ne
consegue l'effetto, incorre nella scomunica latae sententiae», 184 «per
il fatto stesso d'aver commesso il delitto» 185 e alle
condizioni previste dal diritto. 186 La Chiesa non intende
in tal modo restringere il campo della misericordia. Essa mette in evidenza la
gravità del crimine commesso, il danno irreparabile causato all'innocente
ucciso, ai suoi genitori e a tutta la società.
2273 Il diritto inalienabile alla vita di
ogni individuo umano innocente rappresenta un elemento costitutivo
della società civile e della sua legislazione:
« I diritti inalienabili della
persona dovranno essere riconosciuti e rispettati da parte della società civile
e dell'autorità politica; tali diritti dell'uomo non dipendono né dai singoli
individui, né dai genitori e neppure rappresentano una concessione della
società e dello Stato: appartengono alla natura umana e sono inerenti alla
persona in forza dell'atto creativo da cui ha preso origine. Tra questi diritti
fondamentali bisogna, a questo proposito, ricordare: il diritto alla vita e
all'integrità fisica di ogni essere umano dal concepimento alla morte ». 187
« Nel momento in cui una legge
positiva priva una categoria di esseri umani della protezione che la
legislazione civile deve loro accordare, lo Stato viene a negare l'uguaglianza
di tutti davanti alla legge. Quando lo Stato non pone la sua forza al servizio
dei diritti di ciascun cittadino, e in particolare di chi è più debole, vengono
minati i fondamenti stessi di uno Stato di diritto. [...] Come conseguenza del
rispetto e della protezione che vanno accordati al nascituro, a partire dal
momento del suo concepimento, la legge dovrà prevedere appropriate sanzioni
penali per ogni deliberata violazione dei suoi diritti ». 188
2274 L'embrione, poiché fin dal
concepimento deve essere trattato come una persona, dovrà essere difeso nella
sua integrità, curato e guarito, per quanto è possibile, come ogni altro essere
umano.
La diagnosi
prenatale è moralmente lecita, se « rispetta la vita e l'integrità
dell'embrione e del feto umano ed è orientata alla sua salvaguardia o alla sua
guarigione individuale [...]. Ma essa è gravemente in contrasto con la legge
morale quando contempla l'eventualità, in dipendenza dai risultati, di
provocare un aborto: una diagnosi [...] non deve equivalere a una sentenza di
morte ». 189
2275 « Si devono ritenere leciti gli
interventi sull'embrione umano a patto che rispettino la vita e l'integrità
dell'embrione, non comportino per lui rischi sproporzionati, ma siano
finalizzati alla sua guarigione, al miglioramento delle sue condizioni di
salute o alla sua sopravvivenza individuale ». 190
« È immorale produrre embrioni
umani destinati a essere sfruttati come "materiale biologico"
disponibile ». 191
« Alcuni tentativi d'intervento
sul patrimonio cromosomico o genetico non sono terapeutici, ma mirano alla
produzione di esseri umani selezionati secondo il sesso o altre qualità
prestabilite. Queste manipolazioni sono contrarie alla dignità personale
dell'essere umano, alla sua integrità e alla sua identità » 192 unica,
irrepetibile».
(Dal
Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 2270-2275)
Una terza considerazione nasce dal dato dell’aumento dei medici e del personale sanitario che fa obiezione di coscienza riguardo alla pratica dell’aborto. Chi è a stretto contatto con la vita nascente e si rifiuta di ucciderla facendo obiezione di coscienza, davvero non ci fa mettere in discussione le nostre posizioni? A me fa pensare la conversione di tanti medici. Possibile che la loro testimonianza non riesca a scalfire le convinzioni personali e non riesca a far maturare una visione più umana della questione?
La quarta considerazione è una domanda: «Abbiamo il coraggio di
rivedere il nostro stile di vita e il nostro modo di accogliere la vita?».
Faticavo a crederci, e allora mi sono messo personalmente in cerca di case per famiglie con bambini piccoli. È difficilissimo trovarne, direi impossibile, ma sicuramente sono io che non sono abbastanza bravo a cercare.
Non ho esperienza del mondo del lavoro, ma leggendo i giornali mi sembra di aver capito che la gravidanza delle dipendenti sia percepita come un problema da alcuni datori di lavoro. Datori di lavoro che forse se venissero intervistati direbbero anche di essere contrari all’aborto. Ma si è davvero contrari all’aborto quando con certe pretese e certe imposizioni, praticamente si scoraggia una persona a diventare madre?
Ora quindi mi chiedo e ti chiedo se una persona quando si trova sul punto di scegliere è realmente libera nella scelta che va a compiere, o se la scelta è influenzata o addirittura condizionata dalla solitudine e dalla considerazione di tanti problemi che in quel momento paiono insormontabili.