sabato 27 maggio 2023

Noi comuni immortali


Brano su cui pregare: Gv 20, 19-23

Grazia da chiedere

Chiedo la grazia di riconoscere il frutto dello Spirito Santo nella vita mia e nella Chiesa

 

INTRODUZIONE ALLA PREGHIERA

«Pace a voi!» (v. 19 e v. 21). Questo brano del Vangelo ci invita a vedere la pace come dono di Cristo; essa è un tesoro che abbiamo ricevuto e che siamo chiamati ad apprezzare, a custodire e comunicare. Il Vangelo ci rivela che è la pace di Cristo a farci vivere. È una verità che ci viene ricordata ogni volta che partecipiamo all’Eucaristia: «Signore Gesù Cristo, che hai detto ai tuoi apostoli: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace”, non guardare ai nostri peccati, ma alla fede della tua Chiesa, e donale unità e pace secondo la tua volontà. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli». Il dono della pace è già in noi, anche quando sembra mancarci la pace o siamo in cerca di pace: torniamo al Signore risorto e mettiamoci in ascolto della Sua Parola per vivere nella Sua pace e portare la Sua pace!

«Ricevete lo Spirito Santo» (v. 22). Gesù soffia. E questo soffio ci ricorda la creazione dell’uomo: «Allora il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente» (Gn 2, 7). Con il dono dello Spirito Santo, inizia per noi la vita nuova, la vita da redenti, la vita da risorti! Noi siamo dopo la risurrezione di Cristo: Egli «ha vinto la morte e ci ha resi partecipi della sua vita immortale» (Preghiera Eucaristica II). E la vita immortale di Cristo è una vita in cui protagonista è Cristo che sta in mezzo a noi, che ci fa dono della Sua pace, che ci mostra le mani e il fianco, che ci dona lo Spirito Santo!

Lasciamoci aiutare da San Paolo nel riconoscere in noi e nei nostri fratelli e sorelle il frutto dello Spirito Santo: «amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé» (Gal 5, 22).

 

INDICAZIONI PER LA PREGHIERA

-        Ora rileggi il brano biblico; cerca di capirlo, soprattutto per come ti è stato spiegato: cosa dice il brano in sé?

 

-        Fai presente la tua vita quotidiana, le tue situazioni, quello che sei…; rivedi tutto a partire dal brano biblico: cosa dice a te?

 

-        COME TI TOCCA quello che comprendi? Quale sentimento ti suscita?

 

Dialoga con il Signore ed esprimi ciò che desideri dirgli

venerdì 26 maggio 2023

San Filippo

«Che bello!»
 
Due parole che mi aprono gli occhi ogni volta che le sento. Perché mi costringono a cercare qualcosa che è sfuggito al mio primo sguardo.
I miei occhi da adulto responsabile, ormai vedono ovunque, in chiesa e in oratorio, potenziali pericoli e cose da aggiustare, o da rimettere in ordine, o da pulire.

Però, ogni tanto, qualcuno esclama: «Che bello!». E il suo entusiasmo, lentamente, diventa anche il mio. Non so come e non so perché.
So che accade così. Ed è proprio bello!
 
Ieri pomeriggio nel teatro parrocchiale c’erano le prove per uno spettacolo di fine anno e una bambina, giocando con le sue amiche, ha urlato: «Che bello questo posto!!!». Io, che passavo distratto, mi sono subito fermato a considerare il teatro e come poteva apparire allo sguardo di un bambino: certamente non c’era la tavola da aggiustare, la luce fulminata da cambiare, le tende da riappendere, la poltroncina da cambiare,… C’erano, invece, un palco, delle luci, un sipario, la musica, le amiche e gli amici, l’atmosfera di allegria e festa!
Perciò: «Che bello!!!»
 
Stamattina m’è successa la stessa cosa sul campetto parrocchiale. M’ero messo seduto a pregare l’Ufficio delle letture e di tanto in tanto alzavo lo sguardo e mi godevo il prato verde dell’oratorio, osservando gli uccellini che scendevano a caccia di qualche vermicello. «Com’è bello qui», mi dicevo. E speravo che qualcun altro di tutti quelli che passano, potesse fermarsi a gioire di tanta bellezza.
 
Mentre pregavo l’Ufficio di San Filippo Neri, ecco arrivare tre o quattro ragazzi con gli zaini della scuola. Guardo meglio e mi accorgo che in realtà sono una decina e corrono tutti contenti. «C’è sciopero», mi spiegano e uno, da lontano, alla vista del campo, urla: «Che bello!!!», e corre a giocare a pallone, tra le margherite e l’erba…

sabato 20 maggio 2023

«… perché il suo amore è per sempre» (Salmo 136, 1)


Brano su cui pregare: Mt 28, 16-20

Grazia da chiedere

Chiedo la grazia di riconoscere che «il suo amore è per sempre» (Salmo 136, 1)


INTRODUZIONE ALLA PREGHIERA

I discepoli hanno obbedito alla missione affidata loro da Gesù risorto e noi ne siamo testimoni perché abbiamo ricevuto il Vangelo e siamo stati battezzati «nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo» (v. 19). Proviamo a considerare con gratitudine questo cammino percorso dagli undici discepoli, un cammino che ha attraversato spazi e tempi, fino ad arrivare a noi, qui, oggi. Il Battesimo ci rende membra vive del Corpo di Cristo! Egli ci comunica il Suo Amore e ci mette nel cuore i Suoi stessi sentimenti (Fil 2, 5-11). Per questo ogni discepolo condivide la missione del Maestro e sente urgente la necessità di evangelizzare, cioè portare la buona notizia della Risurrezione di Gesù a tutti gli uomini di ogni tempo!

Oggi salgo sul monte e trovo lì con me tanti altri discepoli: vogliamo incontrare Gesù.

È il monte dell’ascolto della Parola di Dio (Mt 5-7), è il monte della contemplazione del Suo Amore senza condizioni e senza misura (Gv 12, 32), è il monte della celebrazione Eucaristica, è il monte della carità che vivo nel farmi prossimo di ogni uomo, è il monte della gratitudine che provo nei confronti di Dio e nei confronti dell’uomo, è il monte della quotidianità, del tempo ordinario, delle buone abitudini, delle piccole e grandi cose di tutti i giorni in cui riconosco la Presenza di Cristo risorto: «Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (v. 20).

«A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra» (v. 18). Guardo Cristo risorto, fisso lo sguardo sulle sue piaghe. Lo vedo e il vederlo mi aiuta a capire che c’è un solo modo per intendere questa Sua Parola, questo Suo potere che Egli comunica a ciascuno di noi. È il potere della misericordia, del perdono, della consegna di sé a tutti gli uomini; è il potere del Padre che ama tutti; Gesù ha portato questo potere sulla terra amando tutti i fratelli e dando la vita per tutti: Egli è qui solo per la salvezza di tutti gli uomini (Gv 12, 44-50).

Possiamo continuare la nostra preghiera ascoltando le parole del Salmo 136 [135] dove la causa e il motivo di ogni cosa è la buona notizia: «… perché il suo amore è per sempre».

 

INDICAZIONI PER LA PREGHIERA

-        Ora rileggi il brano biblico; cerca di capirlo, soprattutto per come ti è stato spiegato: cosa dice il brano in sé?

 

-        Fai presente la tua vita quotidiana, le tue situazioni, quello che sei…; rivedi tutto a partire dal brano biblico: cosa dice a te?

 

-        COME TI TOCCA quello che comprendi? Quale sentimento ti suscita?

 

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domenica 14 maggio 2023

Se avete paura dell’Amore


«Se avete paura dell’Amore… non dite mai messa. La messa farà riversare sulle vostre anime un torrente di sofferenza interiore che ha un’unica funzione: di spaccarvi in due, affinché tutta la gente del mondo possa entrare nel vostro cuore.
Se avete paura della gente, non dite mai messa. Perché quando cominciate a dir messa, lo Spirito di Dio si sveglia come un gigante dentro di voi e infrange le serrature del vostro santuario privato e chiama tutta la gente del mondo affinché entri nel vostro cuore.
Se dite messa condannate la vostra anima al tormento di un Amore che è così vasto e così insaziabile che non riuscirete mai a sopportarlo da soli. Quell’amore è l’Amore del cuore di Gesù che arde dentro il vostro miserabile cuore e fa cadere su di voi l’immenso peso della sua pietà per tutti i peccati del mondo» (Thomas Merton).

sabato 13 maggio 2023

"Lo splendore del glorioso vangelo di Cristo" (2Cor 4, 4)

"Campo di pane", opera di Mario Schifano


Brano su cui pregare: Gv 14, 15-21

Grazia da chiedere

Chiedo la grazia di lasciar trasparire il tesoro che è Cristo in me! (Leggi 2Cor 4, 1-18)
 
INTRODUZIONE ALLA PREGHIERA
È un brano che fa venire voglia di mettersi a cercare, di mettersi a osservare meglio, con attenzione, con la massima cura, come fanno gli scienziati negli esperimenti di laboratorio. C’è Qualcuno «che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce» (v. 17). E c’è una lente di telescopio o di microscopio – a seconda che si guardi l’infinitamente grande o l’infinitamente piccolo – che permette di vedere e conoscere; questa lente è l’Amore: «Se mi amate» (v. 15).
 
Viene voglia di cercare in ogni azione l’amore e di manifestare in ogni nostra azione l’amore, perché solo l’amore è vita e fa vivere per sempre: «voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete» (v. 19).
Il nostro pregare, il nostro ascoltare, il nostro celebrare l’Eucaristia non è un continuo contemplare l’Amore per vederlo e riconoscerlo vivo in noi, e vivo in ogni luogo e in ogni tempo? E questo nostro riconoscerlo in ogni luogo e in ogni tempo, non ci riempie di gioia e non ci fa portatori e annunciatori della gioia a tutti?
 
Scrive don Primo Mazzolari: «Come non c’è amore verace verso Dio senza carità verso il prossimo, così non è facile l’accesso fino a lui se il prossimo non ci mostra un segno qualsiasi della divina bontà. Il di là è troppo lontano se non ci viene un po’ vicino nel di qua.
Se tutte le mani si chiudono, se tutti i cuori si serrano, se nessuno mi guarda, se nessuno mi sfiora con un bacio le labbra riarse, come potrò riconoscerti, o Signore, come pane, come amore, come pietà?» (don Primo Mazzolari, Dietro la croce, EDB).
 
Leggendo questo pensiero di don Primo, non ci viene in mente Gesù?
Egli si fa prossimo a ciascuno di noi (Lc 15, 1-7), apre le sue mani e il suo cuore (Gv 20, 26-28), ci guarda con amore (Mc 10, 21) e ci disseta nella nostra arsura (Gv 4, 1-40).
Noi viviamo del Suo amore!
 
INDICAZIONI PER LA PREGHIERA
-        Ora rileggi il brano biblico; cerca di capirlo, soprattutto per come ti è stato spiegato: cosa dice il brano in sé?

 

-        Fai presente la tua vita quotidiana, le tue situazioni, quello che sei…; rivedi tutto a partire dal brano biblico: cosa dice a te?
 
-        COME TI TOCCA quello che comprendi? Quale sentimento ti suscita?

 

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sabato 6 maggio 2023

«Venite e vedrete» (Gv 1, 39)


Brano su cui pregare: Gv 14, 1-12

Grazia da chiedere

Chiedo per me e per i miei fratelli e sorelle la pace del cuore e la gioia di sentirsi in comunione d’amore con il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo!
 
INTRODUZIONE ALLA PREGHIERA
Siamo nel cenacolo. Gesù ha lavato i piedi ai suoi discepoli e ha dato il boccone a Giuda. Giuda è uscito dal cenacolo, dopo aver preso il boccone. Gesù ha detto queste parole ai discepoli rimasti con lui: «Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire» (Gv 13, 33). E ha consegnato loro il comandamento nuovo: «Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri» (Gv 13, 34-35). I discepoli vorrebbero seguire Gesù: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!» (Gv 13, 37). La risposta di Gesù non turba solo Pietro, ma anche tutti gli altri: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte» (Gv 13, 38).

Alcune notizie ci fanno tremare, ci scuotono profondamente, ci sconvolgono la vita. Ogni volta che entro in contatto con la malattia di qualcuno o con il racconto di una sofferenza o con la notizia di una persecuzione,… la mia immaginazione si mette a correre e mi ritrovo a pensare: «E se ora mi trovassi io al suo posto? E se accadesse a me? Che ne sarebbe di me e della mia vita? Sarei perseverante nella fede?».

Per questo, ascolto anch’io, con la stessa sete dei discepoli, la risposta di Gesù: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me» (Gv 14, 1). L’annuncio del mio rinnegamento – e quante volte mi capita di rinnegare!!! – , la prospettiva di una salita che compare all’orizzonte, la comunicazione di un cambiamento di vita inevitabile e ormai prossimo: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi» (Gv 13, 36), rischiano di appesantirmi fino al disorientamento, fino al panico.
Ma quando si fa comunione, tra i fratelli e le sorelle di fede c’è sempre qualcuno che ricorda il cammino percorso, la storia con Gesù, la risposta di Gesù alla prima domanda: «Venite e vedrete» (Gv 1, 39). E uno di loro, che era andato e aveva visto dove dimorava, ora chiede: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?» (v. 5). La risposta di Gesù mi riporta al «comandamento nuovo» (Gv 13, 34-35): la via su cui cammino è la via di Gesù, la via dell’amore senza condizioni e senza misura, la via dell’offerta di me per amore del prossimo, la via della vita: su questa via sono sempre con Gesù e ogni ora è la Sua ora: «… verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi» (v. 3).
 
 
INDICAZIONI PER LA PREGHIERA
-        Ora rileggi il brano biblico; cerca di capirlo, soprattutto per come ti è stato spiegato: cosa dice il brano in sé?

 

-        Fai presente la tua vita quotidiana, le tue situazioni, quello che sei…; rivedi tutto a partire dal brano biblico: cosa dice a te?
 
-        COME TI TOCCA quello che comprendi? Quale sentimento ti suscita?
 
Dialoga con il Signore ed esprimi ciò che desideri dirgli