Brano su cui pregare: Gv 10, 1-10
Grazia da chiedere
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Ora rileggi il
brano biblico; cerca di capirlo, soprattutto per come ti è stato spiegato: cosa dice il brano in sé?
Brano su cui pregare: Gv 10, 1-10
Grazia da chiedere
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Ora rileggi il
brano biblico; cerca di capirlo, soprattutto per come ti è stato spiegato: cosa dice il brano in sé?
Brano su cui pregare: Lc
24, 13-35
Grazia da chiedere
INTRODUZIONE
ALLA PREGHIERA
«Che cosa sono
questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?»
(v. 17). Accogliere Gesù è accettare di metterci in dialogo con Lui.
In tutto il Vangelo Gesù si interessa della vita e della storia di
tutti quelli che incontra e ci rivela che Dio si interessa della vita di
ciascuno dei suoi figli, fino al punto di dare la vita per salvare ciascuno dei
Suoi figli: «Dio ha tanto amato il mondo
da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma
abbia la vita eterna» (Gv 3, 16). Nel contemplare questi due discepoli, di
cui Gesù si fa prossimo, possiamo pensare al buon pastore che va in cerca della
pecorella perduta «finché non la trova»
(Lc 15, 4). Rimaniamo un po’ su questo «finché
non la trova». È una espressione che ci dice l’incessante, instancabile e
infallibile cammino che Dio compie con noi e per noi: «Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro» (Lc 24, 15).
«Non ardeva forse
in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci
spiegava le Scritture?» (v. 32). Possiamo fare memoria dei
momenti in cui abbiamo sentito il nostro cuore ardere, e ringraziare Dio per la
Parola che sempre ci rivolge, per la luce che dona al nostro cammino con la Sua
costante presenza accanto a noi e a ciascun uomo!
«Ed essi
narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello
spezzare il pane» (v. 35). Essere discepoli che non si
perdono nessuna parola e nessun gesto del loro Maestro, ce lo fa riconoscere
anche nel gesto più comune e ordinario: quante volte spezziamo il pane sulle
nostre tavole, nelle nostre case, con parenti e amici, ma anche con uomini e
donne di passaggio nelle CARITAS o nelle associazioni di volontariato! Il
discepolo non riconosce Dio solo nei miracoli, ma alla luce della Sua Parola e
guidato dallo Spirito Santo, riconosce Dio anche nella Sua passione e morte, lo
riconosce risorto e vivo su ogni strada, anche nella polvere, nelle rughe,
nella fatica, nel sudore della fronte, nelle lacrime,… Il discepolo riconosce Gesù
risorto in ogni uomo che spezza il pane col suo fratello e ne gioisce nel
profondo del cuore: «Ma versò il vino e spezzò il pane per chi diceva “ho sete”
e “ho fame”» (Fabrizio De André, Il pescatore).
INDICAZIONI PER
LA PREGHIERA
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Ora rileggi il
brano biblico; cerca di capirlo, soprattutto per come ti è stato spiegato: cosa dice il brano in sé?
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Fai presente la
tua vita quotidiana, le tue situazioni, quello che sei…; rivedi tutto a partire
dal brano biblico: cosa dice a te?
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COME TI TOCCA quello che
comprendi? Quale sentimento ti suscita?
Dialoga con il Signore ed esprimi ciò che desideri dirgli
Grazia da chiedere
Il Cristo risorto raggiunge proprio ogni luogo, anche quello che ho chiuso, sprangato, reso inaccessibile per timore della morte. Lì dentro sono solo anche se ci sono altre persone, lì dentro è desolazione, disorientamento, paura, disperazione,… Se uno dall’esterno non può entrare, neanch’io dall’interno posso, o voglio, uscire. Ci sono momenti in cui vado in blocco, mi chiudo al prossimo,… momenti in cui arrivo a credere che neanche Dio può, o vuole, entrare e stare con me. Ecco che Cristo risorge e viene, e sta in mezzo, e dice: «Pace a voi!» (v. 19). Non t’aspettavo, non pensavo che Tu potessi, non credevo che Tu volessi,…
Quello che è per tutti e per sempre è l’amore di Dio! Cristo
risorge e mostra a me e a tutti le sue mani e il suo fianco. Sono proprio le
mani che hanno guarito i malati, sono le mani che hanno lavato i piedi dei
discepoli, sono le mani che sono state inchiodate sulla croce, sono le mani di
Dio, mani sempre e per sempre inchiodate a servizio dell’uomo. La
contemplazione di queste mani ci fa capire chi è il Signore per noi. È ciò che
contempliamo ogni volta che celebriamo l’Eucaristia: la passione di Dio per noi
ogni giorno.
Contemplando le mani e il fianco di Gesù, conosco chi sono io per
Dio e chi è Dio per me: Dio è Colui che per me porta quelle mani inchiodate e
quel fianco trafitto; io sono il destinatario del Suo amore senza misura e
senza condizioni. Tutto il Vangelo di Giovanni vuole portarci a contemplare
colui che abbiamo trafitto. Da questa contemplazione scaturisce la nostra gioia,
gioia che si fa missione: «Pace a voi!
Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi» (v. 21). Gesù si
identifica con noi e noi diventiamo come Lui: siamo figli che rivelano l’amore
del Padre ai fratelli. Lo Spirito Santo che ci viene donato, ci conferisce il
potere di Dio, che è quello di perdonare: «Ricevete
lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati»
(v. 23).
Risorti con Cristo, corriamo a portare a tutti il dono della Sua
gioia e della Sua pace!
INDICAZIONI PER
LA PREGHIERA
Dialoga con il Signore ed esprimi ciò che desideri dirgli