domenica 26 febbraio 2023

«... ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano» (Mt 4, 11)


Brano su cui pregare: Mt 4, 1-11

GRAZIA DA CHIEDERE
Gustare l’amore e la fedeltà di Dio che è Padre, Figlio e Spirito Santo

INTRODUZIONE ALLA PREGHIERA
«Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo» (v. 1). Il deserto non è un luogo dove FORSE possiamo capitare. La tentazione da parte del nemico non è una prova che FORSE un giorno affronteremo. Deserto e tentazione sono luoghi, situazioni in cui ci conduce lo Spirito Santo perché anche lì troviamo qualcosa di prezioso per la nostra vita; nel deserto e nella tentazione, infatti, facciamo esperienza dell’amore di Dio e della Sua fedeltà: «Il Signore ti custodirà da ogni male: egli custodirà la tua vita. Il Signore ti custodirà quando esci e quando entri, da ora e per sempre» (Salmo 121, 7-8).

«Se tu sei Figlio di Dio, …» (vv 3. 6). Il diavolo s’insinua come un serpente e tenta di dividere il Figlio dal Padre.
Il dubbio sulla misericordia di Dio, sull’amore che Dio ha per ciascuno dei Suoi figli, ogni tanto ci prende, soprattutto quando ci convinciamo che ci manca qualcosa per essere felici. Allora facilmente non vediamo e non ascoltiamo la parola di vita che Dio continuamente ci rivolge: «Guardate gli uccelli del cielo: non seminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro?» (Mt 6, 26).

«Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio» (v. 4). Prendiamo coscienza che questo nostro esercizio di ascolto è nutrimento, è fonte di vita per ciascuno di noi.

«Non metterai alla prova il Signore Dio tuo» (v. 7). Confidare in Dio non significa avere la pretesa che Lui risolva i nostri problemi, ma riconoscere la Sua compagnia, camminare dietro a Lui e incontrare il presente senza paura: «Io pongo sempre davanti a me il Signore, sta alla mia destra, non potrò vacillare» (Salmo 16, 8)

«… se gettandoti ai miei piedi, mi adorerai» (v. 9). Osserviamo come il nemico è diverso da Dio: Dio dà la Sua vita gratuitamente per la nostra salvezza, per la nostra liberazione; il nemico invece promette, ma in cambio ci chiede di essere suoi schiavi.

«... ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano» (v. 11). Il nemico non può nulla perché il Figlio non mette in dubbio l’amore del Padre. E così anche noi non lasciamo spazio al nemico, ma sull’esempio di Cristo confidiamo nel Padre nostro!


INDICAZIONI PER LA PREGHIERA
- Ora rileggi il brano biblico; cerca di capirlo, soprattutto per come ti è stato spiegato: COSA DICE IL BRANO IN SÉ?

- Fai presente la tua vita quotidiana, le tue situazioni, quello che sei…; rivedi tutto a partire dal brano biblico: COSA DICE A TE?

- COME TI TOCCA quello che comprendi? Quale sentimento ti suscita?

Dialoga con il Signore ed esprimi ciò che desideri dirgli

venerdì 17 febbraio 2023

«… affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli» (Mt 5, 45)


Brano su cui pregare: Mt 5, 38-48

Grazia da chiedere

Signore Gesù, donami la grazia di amare come tu ci ami
 
INTRODUZIONE ALLA PREGHIERA
«… non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento» (Mt 5, 16).
Sono le parole di Gesù con le quali abbiamo iniziato la preghiera della scorsa settimana. Ripartiamo da queste parole per vedere il pieno compimento e lasciarci meravigliare da qualcosa che non ci aspettiamo: anche noi abbiamo «inteso che fu detto…», forse non solo dagli antichi ma anche dai moderni, dai nostri contemporanei, forse ci fu detto anche dal nostro buon senso.
Perciò anche per noi le parole di Gesù suonano come una rivoluzione: «… Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano» (v. 44).
Qui può tornarci in mente la beatitudine: «Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli» (vv. 11-12).
Guardando il Cristo crocifisso, ricordando la sua passione, contemplando il dono del Suo Corpo e del Suo Sangue, riconosciamo il pieno compimento che supera la giustizia degli scribi e dei farisei, che supera la giustizia degli “antichi” e anche quella dei “contemporanei” che hanno di mira la propria vita e non la vita di Dio.
 
«… affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli» (v. 45).
Siamo figli del Padre nostro che è nei cieli. E lo siamo realmente (leggi 1Gv 3, 1)! Conosciamo il Padre grazie al Figlio che ce lo rivela: «egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti» (v. 45). Conoscendo il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, noi conosciamo chi siamo e a chi somigliamo! Seguire Gesù Cristo, nutrirci di Lui, ascoltare la Sua Parola ci plasma a Sua immagine!
 
 
INDICAZIONI PER LA PREGHIERA
-        Ora rileggi il brano biblico; cerca di capirlo, soprattutto per come ti è stato spiegato: cosa dice il brano in sé?
 
-        Fai presente la tua vita quotidiana, le tue situazioni, quello che sei…; rivedi tutto a partire dal brano biblico: cosa dice a te?
 
-        COME TI TOCCA quello che comprendi? Quale sentimento ti suscita?
 
Dialoga con il Signore ed esprimi ciò che desideri dirgli

venerdì 10 febbraio 2023

Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli

Brano su cui pregare: Mt 5, 17-20

Grazia da chiedere
Signore Gesù, donami la grazia di entrare nel regno dei cieli

 

INTRODUZIONE ALLA PREGHIERA
Siamo all’interno del discorso della montagna. Intorno a Gesù ci sono le folle. Vicino a lui ci sono i suoi discepoli. Tra i suoi discepoli ci sei tu.
Gesù ti rivela il motivo per cui è venuto ad abitare in mezzo a noi: «… non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento» (v. 17).
 
Le folle in attesa, i suoi discepoli in attesa, noi oggi in attesa. Gesù arriva e dice di essere venuto a dare pieno compimento alla Legge e ai Profeti, pieno compimento alla nostra attesa di vita, di felicità, di amore per sempre.
 
Che effetto ti fa questa rivelazione da parte di Gesù?
Come cambia la tua vita sapere che Gesù è con te e non hai bisogno di aspettare o cercare altro?
 
Gesù viene a dare pieno compimento. Allora è anche per me l’esperienza di Teresa d’Avila: “Niente ti turbi, niente ti spaventi, chi ha Dio niente gli manca”! È anche per me l’esperienza del salmista: “Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla” (Salmo 23).
 
“Minimo” e “grande” nel regno dei cieli.
Quello che il mondo considera “grande”, potrebbe essere considerato “minimo” nel regno dei cieli. Cos’è grande agli occhi di Gesù? Cos’è grande ai tuoi occhi?
 
Puoi guardare tutta la vita di Gesù come il compimento della Legge e dei Profeti e dire con S. Paolo: “… pienezza della Legge infatti è la carità” (Rm 13, 10).

Puoi fissare lo sguardo sulla Croce o contemplare l’Eucaristia e sentire l’amore di Cristo che compie l’attesa tua e di tutte le creature offrendo la Sua vita perché tu e tutte le creature siate beate, felici.

Puoi ricordare luoghi e situazioni in cui hai ricevuto e donato amore, vita.


Puoi identificare luoghi e situazioni in cui Cristo oggi ti manda a donare amore, vita.

martedì 7 febbraio 2023

Il campetto della parrocchia

«Quando pioveva invece andavamo nel campetto della vicina parrocchia di San Ciro, a circa duecento metri dallo stadio. […] … arrivati davanti alla recinzione della parrocchia, invece di fare tutto il giro, scavalcavamo il muretto. Come si fa da ragazzini, come facevo io da piccolo a Praga per arrivare al campo di pallamano ghiacciato dove andavo a pattinare… In quel campetto 40 metri per 60 abbiamo coltivato i nostri sogni, rendendoli realtà. Puoi avere il miglior centro sportivo del mondo, ma se non si crea l’armonia, la solidarietà, la voglia di superare insieme gli ostacoli, non vai da nessuna parte. In quel campetto, con il prete che si affacciava a vedere gli allenamenti e i ragazzini che aspettavano l’autografo, io ho vissuto l’essenza del calcio» (Zdeněk Zeman, La bellezza non ha prezzo, Rizzoli, p. 80).