«Il 28 settembre, «febbricitante, accompagnato da un giovane e cavalcando
un muletto che era stato condotto da Ubeda a la Peñuela il giorno prima, Giovanni parte alla volta di quell’importante cittadina».
Lungo il cammino, i due viandanti si
fermano sotto un ponte del Guadalimar per riposarsi un po’.
Il giovane che l’accompagna chiede per l’ennesima
volta a Giovanni se desidera mangiare qualche cosa. E ancora una volta riceve
risposta negativa. Ma dopo un po’: «Degli asparagi, se ci fossero», dice Giovanni. Il giovane esprime il suo stupore per
l’insolita richiesta, perché la fine di settembre non è stagione di asparagi.
Tuttavia si guarda attorno, e vede «sopra un sasso nel greto del fiume proprio un mazzetto
di asparagi. “Vai a prenderli”, gli dice Giovanni, e metti al loro posto
quattro maravedìs»
per non defraudare il proprietario. Quindi ripartono per Ubeda…»
(Contardo Zorzin, Giovanni della Croce. L’uomo dell’essenziale, ed. Paoline,
pp. 137-138).
Qualche settimana dopo, il 14 dicembre 1591 a mezzanotte Giovanni
della Croce muore a Ubeda. Ha quarantanove anni.
Nell’episodio che ho citato, mi colpisce la normalità del suo
agire, particolare che a volte nella vita di un santo rischia di perdersi. Il santo
si riposa un po’. Il santo mangia. Il santo chiede: «Degli asparagi, se ci
fossero». Il santo ha cura del suo prossimo: «metti al loro posto quattro
maravedìs» (moneta spagnola di quel tempo).
Questa indicazione di Giovanni al suo giovane compagno mi fa
pensare che la santità è aver cura delle persone anche in loro assenza; la
santità è tener sempre presente il prossimo, anche quando non lo vedo o non è
ancora arrivato; la santità è vivere sapendo che non si è mai soli, ma sempre
in presenza di qualcuno con cui si condivide vita, spazio, tempo, risorse,
beni. Perciò la santità è aprire e chiudere una porta con dolcezza, entrare in
chiesa senza far rumore, spegnere il telefono prima della preghiera, abitare
gli spazi comuni lasciandoli puliti e in ordine, parlare a bassa voce di notte
per non svegliare chi dorme, rispettare il codice della strada,… dare il giusto
salario all’operaio,… mettere al posto di un mazzetto di asparagi quattro
maravedìs per non defraudare il proprietario,...
Quando
mancano dieci giorni a Natale, chiedo al Signore per intercessione di San
Giovanni della Croce, che la cura del prossimo non sia qualcosa di eccezionale,
ma lo stile con cui compio ogni azione, anche la più ordinaria e abituale!
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