lunedì 21 novembre 2011

Il sigillo di Gesù

«Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me» (Mt 25, 40).

È stato il Signore Gesù a mettere il Suo sigillo su un sinodo che ha guidato dall’inizio alla fine. E non si è servito di ceralacca, inchiostro, segni maestosi, ma della potenza della Sua Parola.

Forse non c’era tutta la comunità diocesana in cattedrale, ma sicuramente in tutta la Diocesi, sacerdoti e diaconi ieri (Solennità di Cristo Re) hanno prestato la loro voce per proclamare la Parola del Signore (Mt 25, 31-46) e tutti hanno potuto trovare la chiave di lettura e il senso della vita e anche del sinodo.

Cristo Re ci ha incoraggiato a incamminarci con decisione sulla via della carità, dell’amore senza misura, della dedizione incondizionata. È giunto il momento di dare un cuore, il nostro cuore, a quello che viviamo; dare il cuore alla Parola di Dio che leggiamo o ascoltiamo, dare il cuore alla voce dei fratelli, dare il cuore ai documenti del Magistero, dare il cuore alla carta del libro sinodale, dare il cuore alle relazioni, al lavoro, al gioco,…

Il documento finale è un libro a colori e sembra di facile consultazione,… ma, per non rischiare di essere una meravigliosa bolla di sapone, ora ha bisogno del nostro cuore. Il testo servirà a qualcosa se ci richiamerà costantemente a dar da mangiare all’affamato, a dar da bere all’assetato, ad accogliere lo straniero, a vestire chi è nudo, a farci prossimi del malato e del carcerato (Mt 25, 35-36); se ci ricorderà quanto è importante stare con il Signore, conoscerlo, ascoltarlo, camminare dietro di Lui.

Già, perché solo seguendo il Signore, che accende il cuore, usciremo dalle nostre case per incontrare l’uomo sulle sue strade; solo con un cuore rinnovato dal Suo amore, deporremo umilmente la nostra corona regale e saremo capaci di riconoscerlo in ogni fratello crocifisso; solo con un cuore nuovo non ci affanneremo per le cose da fare ma saremo felici della Sua Presenza in mezzo a noi! [dGL]

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