Ma Gesù vuole metterci in guardia da un certo intorpidimento che può prendere il cuore nella vita di tutti i giorni. Immersi nel fare, rischiamo di dimenticare che tutto è grazia, rischiamo di non alzare più lo sguardo per guardare il cielo e contare le stelle (Gen 14, 5), rischiamo di non ascoltare il creato che ci parla di Dio: «I cieli narrano la gloria di Dio, l’opera delle sue mani annuncia il firmamento» (Sal 18/19).
Rischiamo, infine, di perdere Dio e di non riuscire più a riconoscerci fratelli; l’altro diventa in breve tempo un concorrente, un avversario a cui si fa fatica a voler bene.
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