lunedì 28 novembre 2011

Gioia e pace

Arriva qualcuno, annuncia il pellegrinaggio alla casa del Signore e subito chi ascolta esplode di gioia e col volto raggiante si unisce ai compagni di strada.

«Andiamo alla casa del Signore!» (Sal 121/122, 1), suona così l’invito che risveglia il desiderio dell’uomo, desiderio di una casa che lo accolga, desiderio di una relazione che lo custodisca, desiderio di una comunione che duri per sempre!
Il salmista è talmente concentrato sulla gioia e sul desiderio di Dio, che non si rende conto nemmeno della strada da percorrere, o, almeno, non la ricorda nella sua preghiera. Nei due versetti iniziali del salmo (Sal 121/122, 1-2), infatti, c’è solo la gioia per il pellegrinaggio e l’arrivo alle porte di Gerusalemme!

L’attesa che viviamo sia caratterizzata dalla gioia e infonda in noi la pace! [dGL]


Gesù, che hai detto quanto il Padre
ora cerchi adoratori in spirito e verità
e come tu per questo sei venuto
e ti sei fatto eterno pellegrino,
accompagna pure noi, liberi e gioiosi,
sulla strada verso il Regno,
vera patria dell’uomo e di Dio. Amen.

(p. David Maria Turoldo)

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