«Ringrazio
per il bell'esempio che mi danno tanti cristiani che offrono la loro vita e il
loro tempo con gioia. Questa testimonianza mi fa tanto bene e mi sostiene nella
mia personale aspirazione a superare l'egoismo per spendermi di più» (Papa
Francesco, Evangelii Gaudium, n. 76).
Il
segreto è la gratitudine.
Prima
di tutto essere grati,
poi
guardare, sentire, leggere, scrivere, pensare, pregare, amare,…
Senza
gratitudine abbiamo l’impressione, solo l’impressione, di essere acuti osservatori:
senza
gratitudine, mettiamo in luce anche la pagliuzza che nessun altro è in grado di
vedere;
senza
gratitudine, siamo capaci di pesare e di far pesare anche un granellino di polvere;
senza
gratitudine, siamo sempre convinti di avere ragione.
Senza
gratitudine, quanto siamo lontani dalla verità su noi, sulla vita, sul mondo,
sugli altri uomini, sul prossimo,… su Dio!
E
quanto è limpido invece lo sguardo di chi è grato!
Il
Papa scrive una Esortazione Apostolica
e
nell’Esortazione Apostolica dedica delle righe a me e a te,
che
nell’ordinario siamo in battaglia con il nostro personale egoismo,
e
dice che quando offriamo la nostra vita e il nostro tempo con gioia gli diamo
bell’esempio!
E il Papa ringrazia per il bell’esempio!
Oh
Gesù, insegnaci la gratitudine!
«Venite
a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il
mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e
troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio
peso leggero» (Mt 11, 28-30).
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