«L’Amico andò in una terra straniera, dove
pensava di trovare il suo Amato, e nel cammino l’assalirono due leoni. L’Amico
ebbe paura di morire, giacché voleva vivere per servire il suo Amato; e a lui
volse il ricordo perché l’amore fosse presente nel momento della morte, e con l’amore
potesse sostenerla meglio. Mentre l’Amico ricordava l’Amato, i leoni gli s’avvicinarono
mansueti, lambirono le lacrime che cadevano dai suoi occhi e gli baciarono le
mani e i piedi. E l’Amico se ne andò tranquillo a cercare il suo Amato».
[Raimondo
Lullo, Libro dell’Amico e l’Amato,
ed. Città Nuova, p. 55, n. 112]
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