giovedì 29 dicembre 2011

Una vocazione in tre versetti

Cari amici,
vi racconto in breve la mia storia.

Io sono diventato prete per aver ascoltato tre versetti, tre granelli di senape.

Il primo è Mc 3, 14: «Ne costituì Dodici – che chiamò apostoli –, perché stessero con lui e per mandarli a predicare»; il secondo è Lc 5, 4: «Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: “Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca”»; il terzo è Gv 21, 17: «Gli disse per la terza volta: “Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?”. Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: “Mi vuoi bene?”, e gli disse: “Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene”».

Questi granelli di senape, seminati in tempi diversi, sono germogliati nel mio cuore, sono cresciuti e ora sono giovani alberi, bisognosi ancora di cure, ma robusti abbastanza da resistere ai venti.

Sono prete perché desidero stare con Gesù e questo mi basta.

Sono prete perché Gesù ogni giorno mi chiede di prendere il largo e, anche quando la notte è stata insonne e fallimentare, di avere fiducia nella Sua Parola, che chiama proprio me.

Sono prete perché Gesù nelle persone che incontro mi chiede di continuo: «Mi vuoi bene?» e la risposta è quella di Pietro: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». [dGL]

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