«Barnaba
lo prese con sé, lo condusse dagli apostoli e raccontò loro come, durante il
viaggio, aveva visto il Signore che gli aveva parlato e come in Damasco aveva
predicato con coraggio nel nome di Gesù» (Atti 9, 27).
Mi commuove questo gesto amichevole di Barnaba
nei confronti di Paolo.
Barnaba gli dà fiducia e lo prende con
sé, garantisce per lui, lo accompagna testimoniando in suo favore.
Mi fa pensare al nostro essere riuniti
nel nome del Signore; non sono tanto le belle parole o i discorsi ben costruiti
a offrire al mondo la testimonianza credibile di ciò che siamo o diciamo di
essere.
Occorre, invece, tendere la mano verso
il prossimo, accoglierlo e concedergli di stare con noi sperimentando la
fraternità: «Ecco com’è bello e com’è
dolce che i fratelli vivano insieme!» (Sal 132, 1).
Una
porta aperta, un saluto cordiale, un sorriso donato,… coinvolgono e scaldano ogni
uomo, disponendolo all’incontro con il Signore! [dGL]
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