lunedì 21 maggio 2012

Se un giorno di primavera tre amici…

Tommaso percorreva pensieroso l’area tecnica dettando al suo discepolo alcune considerazioni tattiche. La partita era iniziata soltanto da qualche minuto e il taccuino del suo collaboratore era già pieno di appunti; la sua squadra, infatti, stava soffrendo molto a centrocampo e bisognava correre ai ripari.
Agostino, invece, sulla panchina avversaria sembrava tranquillo.

Da diversi giorni le due formazioni erano alle prese con gli allenamenti.

Tutto era iniziato una mattina di maggio al Bar Timeo.

Siro stava parlando di calcio con Nicola e Paolo.
Altri clienti, attirati dalla discussione, si erano raccolti intorno a loro e avevano trovato interessante la proposta di Paolo: organizzare una partita coinvolgendo i migliori calciatori del paese.

Ottenuto il parere positivo di Pietro, custode del campo sportivo, i tre si erano messi al lavoro per creare le due formazioni.

Innanzitutto, bisognava individuare gli allenatori.

Dopo lunghe consultazioni, vennero ingaggiati Tommaso e Agostino.
I due, accomunati da una grande passione per la sapienza e per la ricerca, cominciarono le selezioni.

Attirati dalle urla dei tifosi, entrarono in un campetto parrocchiale e Agostino notò subito la grande intesa tra Domenico e Francesco: il primo confezionò un assist perfetto per il suo compagno di squadra che, entrato in area, disinnescò abilmente il sistema di difesa avversario e depositò la palla in rete. Stupito per la velocità dell'azione, Agostino decise che sarebbero stati due ottimi acquisti per la sua squadra.

Da parte sua, Tommaso scoprì un giovane regista di nome Ignazio, giocatore spagnolo molto disciplinato, capace di mettere ordine a centrocampo e di innescare l’azione offensiva con i suoi lanci precisi. A fine partita, i tre furono subito messi sotto contratto.

Spostandosi lungo il mare, l’attenzione dei due CT fu attirata dalla precisione dei tiri di Giacomo e Giovanni. Il portiere Andrea, con agilità felina, doveva saltare da un palo all’altro per impedire che il pallone varcasse la linea di porta.
(continua…)

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