mercoledì 23 maggio 2012

Se un giorno di primavera tre amici… (2)

... Agostino e Tommaso si intesero con uno sguardo: i tre calciatori da spiaggia dovevano far parte del gruppo.

Non fu difficile convincerli ad accettare: il paese era estremamente tranquillo, tutto sembrava governato dall’abitudine e i giorni si succedevano sempre uguali. L’idea della partita aveva acceso l’entusiasmo della gente. Tutti desideravano partecipare all’evento.

Durante la prima riunione organizzativa, Siro, Nicola e Paolo decisero i colori delle mute: amaranto per la squadra di Agostino, azzurro per quella di Tommaso. Così, il sarto Omobono aveva cominciato a disegnare e confezionare le divise delle due squadre. Le scarpe da calcio, invece, furono commissionate alla ditta dei fratelli Crispino e Crispiniano, i migliori calzolai della zona.

Qualche giorno dopo, iniziarono gli allenamenti alla John Wood Arena. Pietro aveva preparato con cura il campo e gli spogliatoi perché i ragazzi potessero sentirsi accolti in un ambiente amico. Il buon custode sapeva quanto era importante per ciascuno sentire il calore e l’affetto della gente, la fiducia di chi ti ha chiamato in squadra… Era un uomo contento del suo lavoro e riusciva a trasmettere la sua benevolenza con la semplicità di un sorriso o di una stretta di mano.

Tommaso e Agostino, intanto, coadiuvati dai rispettivi discepoli, continuavano a visionare giocatori. Si unirono al gruppo il mediano Raffaele, famoso per la sua bravura nel recuperare i palloni e ricucire gli squarci causati dalle sortite degli avversari, l’ala sinistra Gabriele, abile nei cross e imprendibile nelle volate sulla fascia, l'attaccante Michele, specializzato nel gioco aereo e i difensori centrali Bartolomeo e Taddeo, una vera e propria garanzia per ogni portiere.

Al Bar Timeo, sede operativa dei tre organizzatori, arrivavano innumerevoli proposte di collaborazione. Siro, Nicola e Paolo ascoltavano tutti e cercavano di mettere ordine nel programma dell’evento. Prima del calcio d’inizio, l’Orchestra Filarmonica avrebbe eseguito gli inni delle due squadre composti da Cecilia, organista e direttrice del coro parrocchiale. Nell’intervallo, inoltre, il pubblico sarebbe stato allietato dalle coreografie del corpo di ballo diretto dal maestro Vito.
(continua…)

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