«“…
un giorno passavo da un piccolo villaggio. Un vecchierello di novant’anni stava
piantando un mandorlo. ‘Ehi’, gli faccio, ‘pianti un mandorlo?’. E lui, curvo
com’era, si voltò e mi disse: ‘Io, figliolo, mi comporto come se fossi
immortale!’. ‘E io’, gli risposi, ‘mi comporto come se dovessi morire da un
momento all’altro’. Chi dei due aveva ragione, padrone?”.
Mi guardava con aria trionfale: “Qui ti
voglio!”, disse.
Io tacevo. Ugualmente
ripidi e giusti, entrambi i sentieri possono portare alla vetta. Agire come se
non esistesse la morte e agire avendo presente in ogni istante la morte è forse
la stessa cosa; ma allora, quando me lo chiese Zorba, non lo sapevo» (Nikos
Kazantzakis, Zorba il greco, Crocetti editore, p. 57).
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