«…
D’improvviso udii una voce dietro di me:
“Dove
sei diretto, padrone? Al convento?”
[…]
“Al convento,” risposi; “ad ascoltare i cantici alla Madonna.”
“Che
la Sua grazia ti assista!”
Accelerò
il passo e mi raggiunse.
“Tu
sei quello che chiamano la Società del carbone?”
“Sono
io.”
“Eh,
che la Madonna ti conceda buoni profitti. Tu fai del bene al villaggio; dai il
pane ai poveri padri di famiglia, che Dio ti benedica!”
E
subito dopo lo scaltro vecchio, il quale doveva aver subodorato che i lavori
stavano andando in malora, aggiunse in tono consolatorio:
“Anche
se non guadagni niente, figliolo, non preoccuparti! Ne ricaverai sempre un
profitto; la tua anima andrà in Paradiso…”
“Questo
voglio anch’io, nonno.”
“Io non sono molto istruito; ma una volta in chiesa ho sentito un discorso di Cristo, e questo discorso mi si è impresso nella mente e non va più via. Diceva: vendi tutto quello che possiedi per comprare la Grande perla. E qual è la Grande perla? La salvezza della tua anima, figliolo. La tua signoria, padrone, è sulla buona strada per la Grande perla.”» (Nikos Kazantzakis, Zorba il greco, Crocetti editore, pp. 218-219).
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