Mi è stato insegnato a non bere vino a
stomaco vuoto perché anche in piccole quantità, dà subito alla testa.
Vorrei partire da questa indicazione
molto utile per la vita e per la sana e buona convivenza civile e sociale, per
dire che invece il Vangelo quando lo leggi deve darti alla testa, anche se ne
leggi solo un versetto. Se quel versetto o quella pagina non ti ha fatto
sentire come chi sta perdendo l’equilibrio, vuol dire che devi rileggere quel
versetto o quella pagina e meditarla finché non ti avrà toccato il cuore,
commosso, ispirato un desiderio di conversione, inquietato su qualche
atteggiamento praticato o subito, consolato e incoraggiato, …
Guarda, ad esempio, l’episodio di Marta
e Maria (Lc 10, 38-42).
Non puoi accontentarti di liquidare la
questione dicendo che senza l’opera di Marta, Gesù sarebbe rimasto senza una
degna accoglienza. Non è questo il messaggio che il Vangelo vuole comunicarti.
Quel Vangelo vuole sconvolgerti mostrando che c’è Maria, che anche lei è matura
e responsabile e conosce a memoria tutte le norme del galateo e le prescrizioni
per l’accoglienza di un ospite, e sceglie di accoglierlo così.
Possibile che questa cosa non ti dia
alla testa? Possibile che non ti spinga a fare lo stesso assecondando quel
desiderio di Cristo che porti nel cuore?
E se osservi bene, non ti accorgi che
sono state proprio quelle Marie a farti sentire accolto, compreso, amato,
consolato, risorto? Quelle Marie che hanno interrotto le loro faccende
quotidiane e hanno scelto di trovare il tempo per stare con te e solo con te? E
non sei stato anche tu Maria per le persone che ami?
Lode a te o Cristo !
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