venerdì 21 novembre 2014

Libri improbabili

Nell’era dell’I… (Iphone, Ipad, Ipod, Ibreviary,…), la carta stampata sembra aver fatto il suo tempo. Ma il professor Johannes de Silentio non è di questo avviso e ha pensato di dedicarsi alla recensione di alcuni libri, a suo dire, di particolare interesse e attualità.
Il tempo di una vita non ci permetterebbe di leggere tutto ciò che viene pubblicato e da soli rischieremmo di perderci tra gli scaffali delle librerie, attratti da questa o quella copertina. È stato il pensiero rivolto a noi lettori, smarriti di fronte a tante svariate pubblicazioni, a spingere il professor Johannes, animato da una inguaribile passione educativa, a prendere carta e penna per indicarci quei libri che non possono mancare nelle nostre biblioteche, sulle nostre scrivanie o sui nostri comodini.
Non trovando spazio, però, all’interno dei giornali cartacei, il professore mi ha chiesto gentilmente di lanciare in esclusiva sulle pagine di Se il chicco di grano… la sua prima recensione.
Buona lettura! [dGL]

a cura di Johannes de Silentio

Le schede di lettura saranno composte dai dati essenziali (titolo, autore, editore, numero di pagine), da un tweet dedicato al libro (per le persone che non riescono a leggere ciò che supera i 140 caratteri) e da una sintetica recensione.

Titolo: Storie di barba! Milleuno buoni motivi per non tagliarla.
Autore: Tonsor Foltabarba
Editore: Ockham, 2014
Numero di pagine: 1003

Il libro in un TWEET:
1001 meraviglie tra le forbici di #tonsor. Finalmente la #barba nelle pagine di un libro!

La recensione:
Il signor Tonsor è un barbiere di mezza età con l’hobby della scrittura. Nel corso della sua esperienza lavorativa, ha avuto modo di prendersi cura di barbe di tutti i tipi e di tutte le lunghezze. Il libro raccoglie le storie che dietro quelle barbe si nascondono: c’è chi si è fatto crescere la barba per un voto, chi per fare penitenza, chi per nascondere cicatrici, chi per fare il filosofo, chi per protestare contro le fabbriche di rasoi, chi per lanciare un nuovo stile, chi per sembrare più anziano, chi per interpretare un personaggio nel presepe vivente del suo paese, chi per fare il rivoluzionario,… e chi semplicemente perché non aveva voglia di tagliarla.
Nel suo negozio passano ogni giorno le storie più curiose, come quella di Guglielmo che, essendo allergico alla lana, s’è fatto crescere una lunghissima barba e d’inverno la usa come sciarpa; o quella di Luigi che, somigliando a un personaggio famoso, ha scelto di non tagliare più la barba per non essere importunato dai numerosi fan in cerca di autografi.
Il signor Tonsor, con leggerezza e ironia, ci aiuta a non affrontare con superficialità le barbe che incontriamo, liquidandole con uno scontato: «Perché non ti tagli quella barba?».
Una curiosità: il titolo promette 1001 buoni motivi, ma il libro è composto di 1003 pagine. Le due pagine in più sono l’indice e la dedica dell’autore: «Alla barba che non ho ancora tagliato».




Nota bene: il libro e la recensione sono frutto di fantasia.

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