Nell’era
dell’I… (Iphone, Ipad, Ipod, Ibreviary,…), la carta stampata sembra aver fatto il suo tempo. Ma
il professor Johannes de Silentio non è di questo avviso e ha pensato di dedicarsi
alla recensione di alcuni libri, a suo dire, di particolare interesse e
attualità.
Il
tempo di una vita non ci permetterebbe di leggere tutto ciò che viene
pubblicato e da soli rischieremmo di perderci tra gli scaffali delle librerie,
attratti da questa o quella copertina. È stato il pensiero rivolto a noi
lettori, smarriti di fronte a tante svariate pubblicazioni, a spingere il
professor Johannes, animato da una inguaribile passione educativa, a prendere
carta e penna per indicarci quei libri che non possono mancare nelle nostre
biblioteche, sulle nostre scrivanie o sui nostri comodini.
Non
trovando spazio, però, all’interno dei giornali cartacei, il professore mi ha
chiesto gentilmente di lanciare in esclusiva sulle pagine di Se il chicco di grano… la sua prima recensione.
Buona
lettura! [dGL]
a cura di Johannes de Silentio
Le
schede di lettura saranno composte dai dati essenziali (titolo, autore,
editore, numero di pagine), da un tweet
dedicato al libro (per le persone che non riescono a leggere ciò che supera i
140 caratteri) e da una sintetica recensione.
Titolo: Storie
di barba! Milleuno buoni motivi per non tagliarla.
Autore: Tonsor
Foltabarba
Editore: Ockham,
2014
Numero di pagine: 1003
Il libro in un TWEET:
1001 meraviglie tra le forbici di #tonsor.
Finalmente la #barba nelle pagine di un libro!
La recensione:
Il
signor Tonsor è un barbiere di mezza età con l’hobby della scrittura. Nel corso
della sua esperienza lavorativa, ha avuto modo di prendersi cura di barbe di
tutti i tipi e di tutte le lunghezze. Il libro raccoglie le storie che dietro
quelle barbe si nascondono: c’è chi si è fatto crescere la barba per un voto,
chi per fare penitenza, chi per nascondere cicatrici, chi per fare il filosofo,
chi per protestare contro le fabbriche di rasoi, chi per lanciare un nuovo
stile, chi per sembrare più anziano, chi per interpretare un personaggio nel presepe vivente del suo paese, chi per
fare il rivoluzionario,… e chi semplicemente perché non aveva voglia di
tagliarla.
Nel
suo negozio passano ogni giorno le storie più curiose, come quella di Guglielmo
che, essendo allergico alla lana, s’è fatto crescere una lunghissima barba e
d’inverno la usa come sciarpa; o quella di Luigi che, somigliando a un
personaggio famoso, ha scelto di non tagliare più la barba per non essere
importunato dai numerosi fan in cerca di autografi.
Il
signor Tonsor, con leggerezza e ironia, ci aiuta a non affrontare con
superficialità le barbe che incontriamo, liquidandole con uno scontato: «Perché non ti tagli quella barba?».
Una
curiosità: il titolo promette 1001 buoni
motivi, ma il libro è composto di 1003 pagine. Le due pagine in più sono
l’indice e la dedica dell’autore: «Alla
barba che non ho ancora tagliato».
Nota bene: il libro e la recensione sono
frutto di fantasia.
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