Da poco il
fischio finale ha decretato la fine della partita di esordio della squadra di
calcio a 5 parrocchiale nel campionato provinciale del CSI, categoria Under 16.
È stata un’ora
di bel gioco e da spettatore mi sono divertito apprezzando i dodici goal, ma
anche tante azioni degne di nota. La partita è stata intensa e divertente.
Nonostante la
sconfitta, sono tornato a casa contento perché ho visto due squadre di ragazzi
belli e gagliardi.
In questi due
giorni ho visto così tante persone belle e gagliarde, che questa sera mi sento
come se avessi preso una boccata d’aria buona. Il mondo intorno a noi non è
così scuro come lo dipingono giornali e mezzi di informazione.
Se viviamo un
po’ la parrocchia e non le concediamo soltanto lo spazio di una messa, possiamo
prendere atto che esiste una realtà giovanile che desidera esprimersi e farsi
apprezzare per buone azioni e non per atti di bullismo; esiste una realtà
giovanile che coltiva sogni e progetti; esiste una realtà giovanile che si
sacrifica per raggiungere un obiettivo; esiste una realtà giovanile che chiede
a noi adulti di essere dei punti di riferimento coerenti e credibili.
Ne ho viste
tante di belle notizie in questo fine settimana; ne elenco alcune: i catechisti
giovani e adulti che ce la mettono tutta per coinvolgere i ragazzi nelle
attività parrocchiali e aiutarli a incontrare Gesù, i giovani che da Settembre
si riuniscono ogni sabato, con l’aiuto di qualche educatore, per progettare e
allestire il presepe parrocchiale, la corale cittadina che offre a tutti un concerto
in onore di santa Cecilia, i musicisti della banda che festeggiano santa
Cecilia, rallegrando con la musica i concittadini; infine, i ragazzi delle due
squadre di calcio a 5 che mostrano un impegno e una determinazione sorprendenti,
guidati dai rispettivi allenatori!
Oggi pomeriggio
è iniziato il campionato con la partita tra Polisportiva Gagliarda e Real
Ripatransone. I nostri ragazzi (Real Ripatransone) hanno finalmente debuttato
in quel campionato per cui hanno cercato un allenatore e un luogo in cui
allenarsi, hanno studiato i regolamenti, hanno cercato sponsor, hanno scelto i
colori delle magliette e il nome della squadra, hanno fatto un sito internet,
hanno giocato amichevoli e imparato il gioco di squadra. Non è finita con i tre punti a nostro favore, come spesso
capita ai nostri cugini del Real
Madrid, ma anche noi abbiamo espresso buon gioco, ci abbiamo creduto fino alla
fine e abbiamo fatto divertire i nostri tifosi!
Ecco perché,
anche se la mia squadra è stata sconfitta, stasera sono contento: ho visto che
giovani e adulti possono camminare insieme e costruire sogni, bei sogni!
A fine giornata, mi rimane negli occhi l’intera
partita, giocata con il sorriso e senza cattiverie, senza scorrettezze e
parolacce. Un match in cui il fischio finale non è stato il momento del
disimpegno, ma del riconoscersi parte di una stessa grande squadra, con la
stretta di mano tra giocatori, arbitro e allenatori. [dGL]
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