Nel cuore dello scorso
inverno, il piccolo giardino dell’episcopio di Campobasso, città piuttosto
freddina perché posta a 700 metri sul livello del mare, era sommerso di neve.
Ma in un angoletto, meglio soleggiato, la timida forza del sole aveva
teneramente fatto germogliare una fragile ma verdissima pianticella di viole.
Raccolgo una violetta profumatissima e la porto a mia madre inferma. Dagli
occhi suoi, di donna che ha sempre vissuto nella campagna tra i monti del
Trentino, in Val di Non, quel gesto si fa speranza straordinaria
nell’affrontare una brutta caduta che la teneva inferma a novant’anni. Ecco, la
fedeltà del prete è come quella violetta spuntata nel cuore dell’inverno.
Quando tutto attorno sembra gelido, spento, arido… quando la fatica è grande e
sei circondato anche dalla ingratitudine o sei attaccato ingiustamente… proprio
allora la tua fedeltà si fa violetta fra i ghiacci.
[G. Bregantini, Lettera ai sacerdoti, Paoline
2010]
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