sabato 7 gennaio 2012

Ultimo giorno

È l’ultimo giorno di un campo ricco di incontri, amicizie, relazioni, esperienze, testimonianze e celebro l’Eucaristia ringraziandoti per quanto hai voluto donarmi nella semplicità dello stare insieme come fratelli.

Nella liturgia, mi viene incontro Natanaele con la sua sincerità e mi parla di un uomo che con amore ha saputo leggergli nel cuore e dargli fiducia. Scopro nelle sue parole una gioia straripante perché finalmente si è sentito riconosciuto per quello che è; e questo per lui vale come un miracolo, come una straordinaria guarigione, questo basta per fargli riconoscere il Signore: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!» (Gv 1, 49). Questo basta per fargli prendere la decisione di mettersi in cammino!

In fondo, Signore, se ho risposto «sì» alla Tua vocazione è perché mi sono sentito conosciuto da Te, perché sono rimasto sorpreso dalla Tua capacità di valorizzare ciò che c’è di buono in me e di evangelizzare quanto è ancora immerso nelle tenebre.

Ti ho seguito perché non hai avuto paura di salire sulla mia barca e di comprometterti entrando nella mia casa, la barca e la casa di un peccatore (Lc 5, 8; Lc 19, 5). Ti ringrazio perché ogni volta mi prendi per mano e mi aiuti a vincere le mie paure quotidiane, le mie resistenze,… Ti ringrazio perché ogni giorno mi fai scoprire la fede delle persone che mi circondano; tra il 31 dicembre e il 6 gennaio ho incontrato tanti giovani e ho notato con gioia quanto tengono a Te, quanto Ti vogliono bene e quanto sono contenti di donarsi generosamente a Te!

Donaci di saper riconoscere la Tua presenza in ogni fratello! [dGL]

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