lunedì 2 marzo 2020

L’Angelo custode

«Il mio amore a Gesù Sacramentato crebbe assai.
Passando in vicinanza del Coretto dov'era esposto il SS. Sacramento, mi sentivo liquefare d'amore e non me ne sarei mai allontanato.
Negli esercizi dell'anno 1898, anno che ho riguardato sempre come anno della mia conversione, fui tanto lieto che mi diedero la cura della lampada al Sacramento e mi successe questo fatto.
La lampada si spegneva spesso perché l'olio era cattivo. Mi raccomandai allora all'Angelo Custode perché mi avesse svegliato la notte, un minuto prima che si spegnesse (lo spegnersi, infatti, non dipendeva dall'esaurirsi dell'olio ma appunto dalla sua cattiva qualità ... ).
Ogni notte, infatti, in ore diverse io mi sentivo svegliare: scendevo subito e trovavo la lampada che stava per spegnersi. Una notte mi sentii battere sulla spalla destra ed ascoltai distintamente questa voce, che ancora mi sta negli orecchi: «Dolindo... la lampada...».
Due volte fui pigro a levarmi, indugiai un minuto e trovai la lampada che allora si era spenta e fumigava.
Era dunque veramente il mio buon Angelo che mi svegliava un minuto prima» (don Dolindo Ruotolo, Autobiografia).

Nessun commento:

Posta un commento