venerdì 6 marzo 2020

La serenità

«Sei calmo: capisci tutto; porti tutto…
Capisci anche quello che gli uomini
non dicono: leggi nelle loro menzogne;
sai quanto valgono le nostre vanterie
e le nostre minacce.
Tieni sul palmo l’inutilità del nostro recalcitrare:
sai dove conducono le nostre strade: hai già disposto
un bene permanente sui beni effimeri che ci strappi;
hai segnato la vittoria del bene sulle vittorie del male.
Sei calmo, sotto un volto sfigurato dal male:
il vittorioso in veste di vinto:
sei la libertà crocifissa, la santità insultata.
Ti sei lasciato prendere dalla tua creatura…
Io ti ho legato, schiaffeggiato, inchiodato.
Ma il tuo cuore è rimasto spalancato
come le tue braccia, e tu mi ami lo stesso e di più.
Ti ho tolto tutto, e tu, dalla croce, dai il Regno
al ladrone, a colui che non ha potuto tenersi nulla
del molto che aveva rubato.
E in quello strazio, tu attendi
che coloro che ti hanno spogliato e crocifisso,
si lascino amare». [don Primo Mazzolari, La mia miseria, la Tua misericordia. Preghiere, EDB]

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