È stato un bel
Natale.
E non perché mi
sono accadute cose straordinarie o perché sono diventato più buono; a dire il
vero, mi sembra d’essere tale e quale a prima!
È stato un bel
Natale perché Gesù è entrato in quella casa che durante l’Avvento ho visto
colorarsi dei pensieri e delle preghiere di ragazzi e catechisti. Le tavole di un
bel legno, ben lavorate e composte, non fanno ancora una casa. Occorre che
qualcuno la abiti e la renda viva col suono delle voci, coi sorrisi, con le
lacrime,…
I ragazzi l’hanno
capito prima e meglio di me.
Ne sono sicuro perché in un freddo pomeriggio
post-natalizio, con il cielo che prometteva neve, ho visto entrare in chiesa
una bambina. Pensando che fosse venuta per la messa, ho continuato il mio giro
tra i banchi della chiesa. Solo qualche minuto dopo, mi sono accorto che s’era
seduta davanti al Bambinello e lo guardava. Ha trascorso così un po’ del suo
tempo in silenzio, poi s’è alzata e se n’è andata.
Nei pomeriggi
successivi m’è capitato di vedere persone entrare in chiesa e inginocchiarsi
davanti al grande crocifisso che sta nel primo altare laterale. Non è un crocifisso
miracoloso, non piange e non suda, non muove gli occhi e non parla, almeno non
in modo percettibile, non si può nemmeno toccarlo perché c’è l’allarme e
farebbe un gran fracasso. È solo un crocifisso tremendamente bello! È talmente
bello che, a torto o a ragione, viene attribuito alla scuola di Michelangelo, o
a Michelangelo stesso. Guardo un uomo inginocchiarsi e pregare; ripenso al
padre spirituale del seminario, alla sua benevolenza nei confronti di noi
seminaristi. Continuava a seminare, a prendersi cura di noi e della proposta
spirituale anche quando, durante la meditazione mattutina, vedeva i nostri occhi che si
facevano pesanti e il pensiero che già s’incamminava verso il refettorio per la
colazione,…
Quella
benevolenza io non l’avevo e forse non ce l’ho nemmeno ora…
Ma mi piace pensare
che ci siano persone magnanime, benevole e umane, perché mi fa sembrare meno
impossibile essere come loro, essere come Gesù.
In macchina
trovo delle immaginette che raffigurano don Tonino Bello. Me le ha regalate un
amico prete quest’estate e sono ancora lì in attesa di essere distribuite. Decido
di metterle in fondo alla Chiesa; dietro c’è una bella preghiera e qualcuno
sicuramente le prenderà. Per cominciare, ne prendo una anch’io e la metto nel libro
che sto leggendo!
L’ultimo giorno
dell’anno, cammino per la chiesa pensando alla predica e vedo una di quelle
immaginette appesa in bacheca. La guardo. Forse qualcuno l’ha appesa perché in
chiesa cercava persone così, con un sorriso rassicurante e pieno di speranza.
Forse oggi Diogene va in giro per il mondo con la sua lanterna cercando gente
così… Forse è entrato in chiesa sperando di incontrare un uomo così e ha appeso
l’immagine che ha trovato perché anche altri la vedessero e potessero tornare a
sperare in un mondo migliore,…
Fantasticando
arrivo a una conclusione che credo non essere troppo distante dal vero: don
Tonino era così perché fissava il suo sguardo su Gesù e lo sguardo di Gesù era
talmente fisso ad amare don Tonino che l’espressione del sacerdote somigliava
in modo impressionante a quella di Gesù!
Noi su cosa
teniamo fisso il nostro sguardo?
Sul Paradiso o
sull’Inferno?
Ho insegnato
religione per un paio d’anni e ricordo che l’attenzione dei ragazzi s’accendeva quando qualcuno mi chiedeva spiegazioni riguardo all’ultimo film che
raccontava di esorcismi. Rispondevo sempre che il diavolo esiste, che dobbiamo
essere vigilanti e stare il più possibile con Gesù perché quando stiamo con
Gesù e siamo in grazia di Dio, il diavolo non può nulla contro di noi! Così mi
è stato insegnato in famiglia e così ho imparato dai santi e dalla vita!
Però, tornando a casa, ripensavo a quelle domande e mi amareggiava notare che noi cristiani possiamo
essere a tal punto interessati a conoscere il nemico, da dimenticare di
frequentare il nostro migliore Amico, l’unico che dal nemico può liberarci e
difenderci. I santi non hanno bisogno di maghi, oroscopi e tarocchi, né di
continue benedizioni con incensi e presunte acque miracolose,…
I santi hanno
fede in Gesù e hanno scoperto che è Lui ad aiutarci con la Sua Grazia a fuggire
il male e a fare il bene!
Come è possibile
che un cristiano abbia visto tutti i film su maghi, streghe, esorcismi e
nemmeno un bel film su Gesù? Eppure ci sono film molto belli su Gesù! Gesù di
Nazareth di Zeffirelli o il Vangelo secondo Matteo di Pasolini, per citarne un
paio.
Come è possibile
che un cristiano conosca a memoria i racconti di un esorcista o centomila
storie di conversioni o di gente che ha le visioni e non abbia mai letto un
versetto del Vangelo che il suo parroco gli ha regalato in occasione della
Prima Comunione o della Benedizione delle famiglie?
Come è possibile
che un cristiano trovi il tempo per frequentare maghi e fattucchieri e non
abbia tempo di confessarsi e fare la comunione nemmeno a Natale o a Pasqua,…?
Vorrei tanto che
non fosse possibile, eppure ho l’impressione che Diogene per trovare un
cristiano così non abbia bisogno di camminare per le strade con la lanterna in
mano.
Cari amici,
per me è stato un bel Natale perché i miei occhi hanno visto Gesù. [dGL]
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