sabato 17 febbraio 2018

Goccia (4)

Nel quarto giorno di Quaresima, leggo su un quotidiano un bellissimo articolo di don Maurizio Patriciello e mi soffermo sulle parole:

«Un prete non deve mai dimenticare che le sue parole, i suoi gesti, le sue scelte hanno un peso grande e terribilmente diverso dalle cose dette e fatte dai fratelli laici. La stola che indossa, il sacramento ricevuto lo configurano a Cristo e da Cristo il popolo si aspetta sempre e solo amore, giustizia, perdono, comprensione. “Poni, Signore, una custodia alla mia bocca”, prega il salmista. Una sentinella che sappia ricacciare indietro l’ira, le volgarità, la sete di vendetta, e mi incoraggi, invece, a dire parole di speranza, di vicinanza, di solidarietà. Parole profumate di Vangelo di cui tutti sentiamo nostalgia e bisogno» (Don Maurizio Patriciello, Il dovere di un prete, Avvenire del 17 febbraio 2018, https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/il-dovere-di-un-prete).

La nostra vita di preti e di cristiani profumi di Vangelo e ricordi al mondo l’amore senza misura di Dio!

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