venerdì 19 dicembre 2014

Tempi di periferia

Il bello degli incarichi è che sono a tempo: anche gli incarichi a vita, hanno al massimo la durata di una vita! Mi ha sempre colpito l’idea che si può essere responsabili di qualcosa e, dopo un paio di mandati, si può tornare a essere soldati semplici, continuando il proprio servizio, ma in una posizione diversa, nuova.

Per questo motivo, quando Papa Benedetto XVI ha annunciato al mondo il frutto del suo discernimento e si è ritirato in un monastero a pregare, non mi sono interessato di questioni canoniche o storiche sulla possibilità che il Papa ha di dimettersi. La sua decisione ha occupato tutto il mio campo visivo perché era troppo bello guardare la fede in Gesù che rende liberi, completamente liberi.

Il Papa si è fidato di Dio e ha lasciato tutto senza la pretesa di designare il suo successore, senza orientare le scelte della Chiesa, senza farsi appesantire dalla preoccupazione delle tante cose rimaste in sospeso. La Chiesa è nelle mani di Dio. Aver fede vuol dire considerarsi sempre al servizio di Qualcuno. Penso sia stata la stessa fede che ha accompagnato Papa Giovanni XXIII quando comprese che non avrebbe visto gli esiti del Concilio Ecumenico Vaticano II: il suo successore lo avrebbe continuato e portato a compimento. Lo Spirito Santo, che gli aveva ispirato la decisione, avrebbe custodito e accompagnato i lavori conciliari perché portassero frutto. E così è accaduto!

Oggi i mezzi di comunicazione di massa, tagliuzzando a proprio piacimento le parole del Papa, fanno risuonare slogan che invitano soltanto a uscire verso le periferie, dimenticando la necessità di nutrire la fede con una vita da cristiani praticanti. Come se i veri cristiani fossero degli improvvisati missionari che, non frequentando più la Chiesa e senza conoscere il Vangelo, vanno in giro per il mondo cercando pecorelle smarrite!

Ma, una volta trovata una pecorella smarrita, cosa sarebbero in grado di fare tali missionari? Con tutta probabilità si affiancherebbero pieni di zelo alla pecorella ritrovata senza sapere bene cosa dire, né quale direzione prendere e così comincerebbero a vagare in due, entrambe smarrite,…

Io credo che le periferie si evangelizzano soprattutto vivendo da cristiani le situazioni quotidiane, quelle in cui veniamo a trovarci stando in famiglia, sul luogo di lavoro o di servizio, in parrocchia, a scuola, in politica, nel tempo libero, nell’impegno per il bene comune, nei tempi di periferia.

Apprendendo dai giornali, da internet o dalla radio la notizia di un Papa che torna a essere un semplice sacerdote, l’uomo delle periferie, quello lontano dagli altari delle nostre chiese, si sarà forse posto qualche domanda e forse sarà rimasto meravigliato.

Anche noi preti abbiamo i nostri tempi di periferia, quelli in cui non stiamo celebrando messa o quelli in cui non siamo seduti sulla poltrona dei nostri uffici parrocchiali; questi tempi di periferia sono importanti occasioni per evangelizzare. 

Papa Francesco non evangelizza le periferie solo quando si affaccia per l’Angelus e parla a tutto il mondo;
non evangelizza le periferie solo quando visita gli ammalati o i carcerati;
non evangelizza le periferie solo quando invita un po’ di poveri a casa sua per il pranzo di Natale;
non evangelizza le periferie solo quando telefona a qualcuno e i giornali ne parlano;…
Papa Francesco evangelizza le periferie anche la mattina quando, andando a colazione, rivolge un sorriso cordiale o un saluto carico di incoraggiamento alle persone che lavorano nella casa in cui vive, o quando non si lamenta per il cibo che gli viene servito a tavola, o quando prega lontano dai riflettori, o quando saluta i fedeli con un semplice buonasera,…

Così una mamma evangelizza le periferie prendendosi cura dei suoi figli, un politico evangelizza le periferie facendo scelte che tengano conto del bene comune e non dei suoi interessi personali, un consacrato evangelizza le periferie con uno stile di vita fondato sui consigli evangelici e non sui consigli mondani,…

Vieni, Signore Gesù!
Vieni a evangelizzare i miei tempi di periferia! [dGL]

1 commento:

  1. maria antonietta pignotti19 dicembre 2014 alle ore 17:35

    quanto c'è da imparare da queste riflessioni.....grazie don GL...

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