Il
Vangelo di oggi (Mt 11, 2-11) e in particolare la risposta di Gesù ai discepoli
di Giovanni: «Andate e riferite a
Giovanni ciò che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi
camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai
poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di
scandalo!», mi ha fatto tornare in mente quello che il Vescovo dice al
sacerdote nella liturgia di ordinazione:
«Ricevi
le offerte del popolo santo per il sacrificio eucaristico. Renditi conto di ciò
che farai, imita ciò che celebrerai, conforma la tua vita al mistero della
croce di Cristo Signore».
Renditi conto di
ciò che farai…
Andate e
riferite a Giovanni ciò che udite e vedete…
Gesù
avrebbe potuto rispondere con un semplice “Sì” e invece chiama i discepoli di
Giovanni ad accorgersi che il tempo è compiuto. E io posso dare per scontato
oggi questo compimento e allora mi sembrerà che Gesù non mi dica più niente e
la mia vita cristiana sarà solo una ripetizione meccanica di gesti, riti,
formule, … oppure posso rendermi conto dell’opera di Dio e iniziare a gioire
per ogni cosa, piccola e grande!
Posso
trascinarmi stancamente, annoiato dall’abitudine e non meravigliarmi di niente,
oppure posso seguire Gesù e guardare tutto come se fosse la prima volta!
Tutto
dipende da cosa decido di fare dopo quella risposta di Gesù: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite
e vedete…».
Se
a questo punto tu accetti di udire e vedere, ti accorgerai del Vangelo che accade
e gioirai nel vedere il bene e nel fare il bene!

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