lunedì 15 dicembre 2025

Vieni, Signore, re di giustizia e di pace!


La foto che ho scattato e pubblicato non rende bene l'idea dei colori e delle luci, ma va bene così: infatti se fosse stata una foto in alta definizione, tu saresti stato tentato di non uscire dallo schermo del tuo smartphone o pc...
 
Invece con una foto come questa, al massimo ti può venire voglia di scrivere nei commenti: «Ma non la potevi fare più da vicino?», oppure: «Ma così non si vede niente», oppure...
 
Sono sicuro che invece tu non scriverai un commento, ma cercherai il modo e il tempo per venire in chiesa a vedere da vicino questi due alberi di Natale che i catechisti dell'Azione Cattolica hanno pensato e realizzato non solo per farti dire: «Che bella idea!», oppure: «A me questa idea non piace per niente», ma per farti fare anche un'esperienza diretta di vita e di morte.
Sì. Perché, guardando da vicino le decorazioni di questi due alberi, ti accorgerai che sui rami ci sono delle foto e che i rami non sono uguali: un albero ha i rami secchi perché dove mancano giustizia e pace, dominano guerra, prepotenza, violenze, dispetti, invidie, gelosie, cattiverie,... e tutto secca e tutto muore.
Dove invece ci sono giustizia e pace, l'albero è vivo, ma anche le persone sono vive e ricevono e donano vita, amore, gioia, fraternità, solidarietà, libertà, pace!
 
E allora questi due alberi nella nostra chiesa parrocchiale stanno lì per invitare te e me a fare memoria del grande dono che il Signore ci fa: il dono della pace. Si tratta di un dono universale, un dono per tutti gli uomini.
E tu e io, che lo sappiamo, possiamo scegliere di custodire, difendere, donare, ravvivare, accrescere il dono della pace, oppure possiamo fingere di non saperlo e vivere la nostra vita e le nostre relazioni come se quel dono non lo avessimo ricevuto, o come se ci fossero persone che non hanno diritto alla pace e quindi possono essere oppresse, maltrattate, offese, emarginate, rovinate, schiacciate, abbandonate, uccise,...
 
Questi due alberi, nel tempo di Avvento e di Natale ricorderanno a te e a me di pregare sempre e incessantemente dicendo: «Vieni, Signore, re di giustizia e di pace!».
 

don Gian Luca e i catechisti

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