sabato 5 marzo 2022

Mt 6, 1-16


Quando hai con te Gesù, cosa può importare la lode che ricevi o non ricevi dagli uomini per le tue buone maniere e pratiche religiose?

E se, invece, non hai cercato Gesù e non ti sei accorto della Sua Presenza in te, con te, per te e da te, non senti quanto sono inutili la lode, la fama e l’approvazione degli uomini e del mondo intero?

La sera quando ti ritrovi da solo nella tua stanza, cosa ti resta se non hai con te il Padre, perché ti sei nascosto dietro alle tue ipocrisie? 

Mi vengono in mente due immagini.

La prima è tratta da una serie TV su Gesù (si intitola “The Chosen” e si trova gratuitamente su internet).
Il primo episodio si apre con una bambina di nome Maria che guarda le stelle con il padre. Il dialogo tra la bambina e suo padre è bellissimo:

Maria: «Ho paura».

Papà: «Cosa facciamo quando abbiamo paura?».

Maria: «Diciamo le parole».

Papà: «Le parole di Dio dal profeta Isaia».

E insieme recitano Isaia 43, 1:

«Ora così dice il Signore che ti ha creato, o Giacobbe,
che ti ha plasmato, o Israele:
"Non temere, perché io ti ho riscattato,
ti ho chiamato per nome: tu mi appartieni”».
 
La bambina è Maria Maddalena e quelle parole la accompagnano per tutta la vita e ogni volta le ricordano l’amore di suo padre e di sua madre, e l’amore di Dio a cui appartiene!
 
La seconda immagine è tratta dal film di Liliana Cavani su San Francesco.
Si tratta della vocazione di frate Leone e dei primi compagni di Francesco, un avvocato e un notaio.
Frate Leone, ricordando le parole di Francesco, dice: «Rimasi come fulminato: “Leone, pecorella di Dio”. Perché mi aveva chiamato così? Mia madre mi chiamava così da piccolo, ma lui non poteva saperlo!».
E gli amici di Francesco, dopo aver aperto le loro case e dato via tutti i loro beni, si vedono strappare di dosso anche le vesti che indossavano e si ritrovano lì a guardarsi meravigliati senza possedere più nulla di proprio, loro che fino a un momento prima erano ricchi.
E uno dei due dice: «Bel ringraziamento!».
E l’altro: «Ingrati!».
E Francesco sorridendo chiede a tutti e due: «Forse vi aspettavate: “Grazie, signore?”».

E iniziano tutti e tre a fare festa, segno di quella gioia incontenibile che si riceve solo dal Signore!

Quella stessa gioia io cerco: «Rendimi la gioia della tua salvezza» (Salmo 50/51, 14)!

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