La foto è tratta dalla prima pagina de "Il Sole 24 ore" di oggi |
«Fratelli e sorelle, abbiamo appena pregato la Vergine
Maria. Questa settimana la città che ne porta il nome, Mariupol, è diventata
una città martire della guerra straziante che sta devastando l’Ucraina. Davanti
alla barbarie dell’uccisione di bambini, di innocenti e di civili inermi non ci
sono ragioni strategiche che tengano: c’è solo da cessare l’inaccettabile
aggressione armata, prima che riduca le città a cimiteri. Col dolore nel cuore
unisco la mia voce a quella della gente comune, che implora la fine della
guerra. In nome di Dio, si ascolti il grido di chi soffre e si ponga fine ai
bombardamenti e agli attacchi! Si punti veramente e decisamente sul negoziato,
e i corridoi umanitari siano effettivi e sicuri. In nome di Dio, vi chiedo:
fermate questo massacro!
Vorrei ancora una volta esortare all’accoglienza dei
tanti rifugiati, nei quali è presente Cristo, e ringraziare per la grande rete
di solidarietà che si è formata. Chiedo a tutte le comunità diocesane e
religiose di aumentare i momenti di preghiera per la pace. Dio è solo Dio della
pace, non è Dio della guerra, e chi appoggia la violenza ne profana il nome.
Ora preghiamo in silenzio per chi soffre e perché Dio converta i cuori a una
ferma volontà di pace» (Papa Francesco, a conclusione dell'Angelus di oggi,
Domenica 13 marzo 2022).
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