domenica 29 dicembre 2019

Talento

«Il “talento” anticamente era un’unità di misura molto grande, e l’uso che spesso facciamo della parola è frutto di un’errata interpretazione. In un passo del Vangelo di Matteo (Mt 25, 14-15) è usata per indicare ciò che un ricco padrone, in partenza per un viaggio, affidò ai suoi servi: diede un certo numero di talenti “a ciascuno secondo la sua capacità”. Qui il talento non è un’abilità naturale, innata, come nella nostra interpretazione individualistica, ma tutto ciò che ci dona la vita in base alle nostre capacità: un bicchiere riceve tanto liquido quanto ne può contenere. Il talento non è una sorta di ingiusta distribuzione del destino, è la parte di mondo che possiamo accogliere e di cui possiamo prenderci cura al meglio, non al di sotto e non al di sopra delle nostre capacità. I talenti sono le cose e le persone che ci vengono affidate in base alla nostra abilità di portarle a compimento. A questo sono chiamati tutti» (Alessandro D’Avenia, L’arte di essere fragili, Mondadori).

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