«13. C’è
un solo male che devi temere: il peccato. Quando la corte dell’imperatore d’Oriente
si riunì per discutere la punizione da infliggere a san Giovanni Crisostomo per
la franca denuncia rivolta all’imperatrice, furono suggerite le seguenti
possibilità:
a)
gettarlo
in prigione; “ma – dicevano – lì avrebbe l’opportunità di pregare e di soffrire
per il Signore, come ha sempre desiderato”;
b)
esiliarlo;
“ma, per lui, non c’è posto dove non abiti il Signore”;
c)
condannarlo
a morte; “ma così diventerà un martire e soddisferà la sua aspirazione di
andare dal Signore”.
“Nessuna di queste possibilità costituisce
per lui una pena; al contrario, le accetterà con gioia”.
d)
C’è
una sola cosa che egli teme molto e che odia con tutto se stesso: il peccato; “ma
sarebbe impossibile forzarlo a commettere un peccato!”
Se
temi solo il peccato, la tua forza sarà impareggiabile» (François-Xavier Nguyen Van
Thuan, Cinque pani e due pesci, ed. San Paolo).
Nessun commento:
Posta un commento