Non sono i centocinquantatre grossi
pesci ad attirare la mia attenzione, ma quei 7 uomini in barca (Gv 21,1-14).
Mi soffermo su quei 7 che si trovano
insieme e desiderano la presenza in mezzo a loro di Gesù.
Per tutta la Settimana Santa ho tenuto
lo sguardo fisso su Gesù coi “suoi”, sul loro stare insieme e ho desiderato di stare anch’io con Gesù.
La missione nasce dalla comunione con
Lui: è averlo visto risorto a farci uscire per portarlo a chi ancora non lo
conosce, a chi ancora non sa che Lui cammina con noi.
Ogni uomo ha bisogno d’incontrare il
Risorto!
Ne sono certo!
Stare con Gesù appassiona e fa perdere
di vista i risultati: l’entusiasmo di Pietro e degli altri non è per le reti
piene, ma per aver riconosciuto a riva il Maestro.
Per essere contenti, non c’è bisogno di
contare i pesci, non c’è bisogno di quantificare i frutti, non c’è bisogno di elencare
i risultati,…
Me lo ripeto, sperando di convincermene
in modo definitivo!
A terra c’è Uno che sta preparando
qualcosa per me e i miei compagni: «Venite a mangiare» (Gv 21,12).
«Venite a mangiare».
Mi piace questo versetto!
Ne avrei fatto
volentieri il motto della mia vita quotidiana, ma poi non sapendo cucinare,…
È bello sapere che uno ha cucinato per
te, fa pensare che ti vuole bene, che è contento di fermarsi un po’ con te, che
desidera accoglierti, ascoltarti.
Non sono i risultati a entusiasmare, ma questa
presenza del Risorto accanto a noi!
Non sono le iniziative ad attirare
l’attenzione, ma è la bellezza della comunione con Lui e coi fratelli ad
attirare sguardo e cuore di chi va cercando la pace e ancora non la trova.
Le reti continuerò a vederle vuote:
tendo sempre a vederle più vuote di come sono realmente, o di come le vede il
Signore.
Ma va bene così: Tu, Signore, non mi chiedi di costruire recinti e
passare la vita a contare pecore. Tu mi chiedi di incontrare ogni pecora e
chiamarla perché torni al Suo Pastore.
Non mi chiedi di tenerti chiuso in un
sepolcro, bello, ma pur sempre un sepolcro; né di essere contenuto nello spazio
di un Venerdì Santo, dove può essere facile battermi il petto in pubblico e vestirmi da
cristiano. Tu mi chiedi, invece, di portarti con me in ogni luogo, in ogni
tempo: d’esser tuo sempre e non solo quando celebro, prego, benedico.
Nessun commento:
Posta un commento