mercoledì 4 marzo 2015

Avventura notturna - racconto di fantasia



«Etciù. Etciù».
I forti starnuti rimbombarono in chiesa come tuoni.
Nel buio della cattedrale vidi una figura bianca che si muoveva nella zona dell’altare.
«Etciù. Etciù», continuava a starnutire.
«C’è qualcuno?» dissi con un po’ di timore.
«Un fazzoletto, per favore» mi chiese una voce.
Orientandomi grazie al chiarore della luna, trovai la porta della sacrestia e accesi le luci.

Quello che vidi mi lasciò senza parole.
La penna della statua di San Gregorio Magno era caduta e il libro era appoggiato sul leggio del coro dei canonici.
La monumentale figura del santo si sforzava di contenere un altro sonoro starnuto.

«Etciù!» fece ancora.
E, guardandomi dall’alto in basso, mi chiese nuovamente un fazzoletto.
Mi aveva preso un tale stupore che non riuscivo nemmeno a muovermi.
Sentii un fruscio di stoffe e alzando gli occhi verso la cupola vidi una delle figure dell’affresco calare un panno colorato all’altezza del santo.
Il bianco Gregorio prese nelle mani il fazzoletto di fortuna e si soffiò il naso.

«Ragazzo, perché te ne stai lì a fissarmi? Non mi conosci?».
«Santità, è proprio perché la conosco da almeno due anni, che ora la guardo come se non la conoscessi! Lei è sempre stato qui fermo con quella penna in mano. Che le succede?».
«Troppa polvere, figliolo! Devo essere allergico».
«Una statua allergica alla polvere? Beh, meno male che i lavori di restauro sono finiti!», risposi con un misto di incredulità e di stupore al pensiero che stavo parlando con una statua.

«Da quando sono qui, ho sempre visto gente che camminava e diceva, più o meno come te: “meno male che i lavori sono finiti!”. E poi, dopo un po’ si ricominciava con le impalcature, i trapani, i mattoni,… e la polvere!», disse sorridendo Gregorio.
«Santità, la cattedrale è antica e c’è bisogno di manutenzione. Mi dispiace che Lei sia allergico. Cercheremo di fare più attenzione! Io sono un giovane prete ed è la prima volta che mi capita di parlare con un Papa. Sono un po’ emozionato. Vorrei chiederle tante cose, ma non so da dove iniziare. E poi non vorrei disturbarla».
«Nessun disturbo! Anzi, sarei contento di darti una mano».
«In seminario ci hanno parlato di Lei. Sono convinto che avrei molto da imparare ascoltando i Suoi consigli», dissi con ammirazione. [dGL]

[continua…]

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