«Etciù. Etciù».
I forti starnuti
rimbombarono in chiesa come tuoni.
Nel buio della
cattedrale vidi una figura bianca che si muoveva nella zona dell’altare.
«Etciù. Etciù»,
continuava a starnutire.
«C’è qualcuno?»
dissi con un po’ di timore.
«Un fazzoletto,
per favore» mi chiese una voce.
Orientandomi
grazie al chiarore della luna, trovai la porta della sacrestia e accesi le
luci.
Quello che vidi
mi lasciò senza parole.
La penna della
statua di San Gregorio Magno era caduta e il libro era appoggiato sul leggio
del coro dei canonici.
La monumentale figura
del santo si sforzava di contenere un altro sonoro starnuto.
«Etciù!» fece ancora.
E, guardandomi
dall’alto in basso, mi chiese nuovamente un fazzoletto.
Mi aveva preso
un tale stupore che non riuscivo nemmeno a muovermi.
Sentii un
fruscio di stoffe e alzando gli occhi verso la cupola vidi una delle figure
dell’affresco calare un panno colorato all’altezza del santo.
Il bianco
Gregorio prese nelle mani il fazzoletto di fortuna e si soffiò il naso.
«Ragazzo, perché
te ne stai lì a fissarmi? Non mi conosci?».
«Santità, è
proprio perché la conosco da almeno due anni, che ora la guardo come se non la
conoscessi! Lei è sempre stato qui fermo con quella penna in mano. Che le
succede?».
«Troppa polvere,
figliolo! Devo essere allergico».
«Una statua
allergica alla polvere? Beh, meno male che i lavori di restauro sono finiti!»,
risposi con un misto di incredulità e di stupore al pensiero che stavo parlando
con una statua.
«Da quando sono
qui, ho sempre visto gente che camminava e diceva, più o meno come te: “meno
male che i lavori sono finiti!”. E poi, dopo un po’ si ricominciava con le
impalcature, i trapani, i mattoni,… e la polvere!», disse sorridendo Gregorio.
«Santità, la
cattedrale è antica e c’è bisogno di manutenzione. Mi dispiace che Lei sia
allergico. Cercheremo di fare più attenzione! Io sono un giovane prete ed è la
prima volta che mi capita di parlare con un Papa. Sono un po’ emozionato.
Vorrei chiederle tante cose, ma non so da dove iniziare. E poi non vorrei
disturbarla».
«Nessun
disturbo! Anzi, sarei contento di darti una mano».
«In seminario ci
hanno parlato di Lei. Sono convinto che avrei molto da imparare ascoltando i
Suoi consigli», dissi con ammirazione. [dGL]
[continua…]
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