martedì 8 aprile 2014

Vivere la Parola

«Ecco alcuni frutti della Parola. Ma tutti i frutti qui elencati hanno la loro origine in un fatto. Come si sa, la Parola di Dio non è come le altre, essa non solo può essere ascoltata, ma ha anche il potere di operare quanto dice. La Parola, che è una presenza di Cristo, genera Cristo nella nostra anima e nelle anime altrui. È vero: anche prima di vivere la Parola con impegno, se si è cristiani, c’è la vita di Cristo in noi e con essa abbiamo senz’altro luce di Dio e anche amore; essi però sono spesso un po’ chiusi come in una crisalide. Vivendo il Vangelo l’amore sprigiona luce e la luce accresce l’amore: la crisalide comincia a muoversi, finché ne esce la farfalla. La farfalla è il piccolo Cristo che inizia a prendere posto in noi e poi a crescere sempre di più, sempre di più… così da renderci sempre più pieni di lui. C’è una magnifica descrizione di Paolo VI su quel che produce la Parola: “Come si fa presente Gesù nelle anime? Attraverso il veicolo e la comunicazione della Parola (…) passa il pensiero divino, passa il Verbo, il Figlio di Dio fatto Uomo. Si potrebbe asserire che il Signore si incarna dentro di noi, quando noi accettiamo che la sua Parola venga (…) a vivere dentro di noi” (Paolo VI, Discorso alla parrocchia di sant’Eusebio)». [C. Lubich, VIVERE la Parola che rinnova,Città Nuova]

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