venerdì 4 aprile 2014

Via Crucis

Mentre percorro le stazioni della Via Crucis con la comunità parrocchiale, penso alla passione di Gesù e alla Sua misericordia che davvero è per tutti: nello sguardo di Gesù ciascuno può sentirsi a casa, anche il più incallito peccatore.

E il problema di chi si ritiene giusto e lo condanna, non sta nella durezza delle parole di Gesù che tenta di scuoterlo, di convincerlo che è ancora possibile cambiare, di persuaderlo che Lui è venuto proprio per questo; anche quelle sono parole cariche d’amore.

Il problema di chi si ritiene giusto sta nell’accettare la propria condizione di uomo sempre bisognoso di redenzione: più egli sta vicino a Gesù e più sente il peso di una tradizione fatta di forme, di una giustizia sterile, che indurisce anziché ammorbidire, che riduce a uno schema anche la persona del fratello, del prossimo, dell’amico,…

... gli pare troppo rischioso seguire Gesù, troppo faticoso e doloroso abbracciare la Sua croce, troppo difficile vivere nel Suo perdono, nella Sua Risurrezione,…

Eppure Gesù sta ancora lì e lo chiama, e mi chiama!

E a lui e a me con la Sua grazia ricorda che a Dio tutto è possibile! [dGL]

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