La tenda sta sulla via per accogliere
chi è di passaggio e sente di doversi fermare.
Entrarvi non è qualcosa di automatico:
richiede una decisione da parte del pellegrino che deve valutare quanto dista
la meta e se è opportuno effettuare una sosta.
Nella tenda il pellegrino può trovare il
ristoro per il cammino percorso e la speranza per quello ancora da iniziare. Egli
non vi entra solo per riposare, ma anche per incontrare, ascoltare e parlare, condividere
storie, pensieri, esperienze, donare e ricevere,…
La tenda è luogo di passaggio ma, allo
stesso tempo, è luogo da vivere.
La
facilità con cui essa può essere smontata e spostata ricorda all’uomo il suo
essere cittadino del mondo, la possibilità di abitare ogni relazione, la meraviglia
di poter essere tenda per ogni prossimo,…
[dGL]
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